ESCURSIONISTA
ANDREIS È stato ritrovato, poco dopo le 19 di ieri, il corpo privo di vita di Luca De Lorenzi, l'escursionista di 48 anni, residente a Maniago, scomparso da lunedì di Pasquetta durante una camminata impegnativa sopra Andreis. Ad individuarlo sono stati i tecnici del Soccorso alpino e il pilota a bordo dell'elicottero della Protezione Civile regionale durante una delle ultime ricognizioni aeree della giornata.
IL SITO
La salma è stata avvistata poco sotto la cima di Monte Castello, ad un'altitudine di 1.750 metri, ben oltre la Forcella Navalesc, quella che ai familiari aveva indicato come meta della sua escursione di lunedì, durante l'ultimo contatto telefonico. Proprio nella zona di Forcella Navalesc si erano concentrate le ricerche nelle prime tre infruttuose giornate. I tecnici del Soccorso alpino e il personale specializzato dei Vigili del fuoco avevano percorso a piedi ogni metro del sentiero che conduce in quota. Dalla Sardegna era anche giunto uno speciale dispositivo in grado di captare la presenza di un telefono cellulare anche se spento o senza copertura. Ausilio tecnologico che non aveva risolto l'impasse.
L'ULTIMO VOLO
Soltanto ieri mattina, terminata l'allerta meteo e le piogge intense degli ultimi giorni, con nubi bassissime e viabilità pari a zero, il velivolo della Protezione civile Fvg ha potuto sorvolare quella porzione di Dolomiti friulane. Nel frattempo, via terra, ieri hanno partecipato alle ricerche più di ottanta persone di cui 60 tecnici del Soccorso alpino e speleologico Fvg provenienti da numerose stazioni (oltre a Maniago che coordinava l'operazione, c'erano anche i volontari della Valcellina e di Gemona), assieme a Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza, a personale del Corpo Forestale regionale e a due unità cinofile. Quando ormai la perlustrazione sembrava non aver dato esito, uno dei tecnici imbarcati sull'elicottero ha individuato la sagoma. Luca De Lorenzi, dopo una caduta fatale, era finito in una zona particolarmente impervia e irraggiungibile via terra.
I SOCCORSI
I soccorritori si sono calati con il verricello e hanno solo potuto constatare il decesso. Con lo stesso elicottero si è provveduto al recupero delle spoglie mortali con il supporto del personale di terra presente ancora sul sentiero della vicina Forcella. La notizia della morte dell'escursionista ha destato grande commozione a Maniago, dove l'uomo viveva e lavorava. I suoi familiari, pur sconvolti dalla tragicità del momento, hanno voluto ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno preso parte alle ricerche. De Lorenzi era un esperto della montagna e frequentava molto spesso quei luoghi nei pressi di Andreis. Questa volta, però, a tradirlo può essere stata una scivolata o una caduta accidentale. Le speranze di ritrovarlo vivo si erano oramai ridotte al lumicino, ma i soccorritori hanno continuato e avrebbero ripreso anche oggi. L'ultimo volo dell'elicottero, prima di rientrare, ha però fugato tutti i dubbi: Luca De Lorenzi è stato trovato morto.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ANDREIS È stato ritrovato, poco dopo le 19 di ieri, il corpo privo di vita di Luca De Lorenzi, l'escursionista di 48 anni, residente a Maniago, scomparso da lunedì di Pasquetta durante una camminata impegnativa sopra Andreis. Ad individuarlo sono stati i tecnici del Soccorso alpino e il pilota a bordo dell'elicottero della Protezione Civile regionale durante una delle ultime ricognizioni aeree della giornata.
IL SITO
La salma è stata avvistata poco sotto la cima di Monte Castello, ad un'altitudine di 1.750 metri, ben oltre la Forcella Navalesc, quella che ai familiari aveva indicato come meta della sua escursione di lunedì, durante l'ultimo contatto telefonico. Proprio nella zona di Forcella Navalesc si erano concentrate le ricerche nelle prime tre infruttuose giornate. I tecnici del Soccorso alpino e il personale specializzato dei Vigili del fuoco avevano percorso a piedi ogni metro del sentiero che conduce in quota. Dalla Sardegna era anche giunto uno speciale dispositivo in grado di captare la presenza di un telefono cellulare anche se spento o senza copertura. Ausilio tecnologico che non aveva risolto l'impasse.
L'ULTIMO VOLO
Soltanto ieri mattina, terminata l'allerta meteo e le piogge intense degli ultimi giorni, con nubi bassissime e viabilità pari a zero, il velivolo della Protezione civile Fvg ha potuto sorvolare quella porzione di Dolomiti friulane. Nel frattempo, via terra, ieri hanno partecipato alle ricerche più di ottanta persone di cui 60 tecnici del Soccorso alpino e speleologico Fvg provenienti da numerose stazioni (oltre a Maniago che coordinava l'operazione, c'erano anche i volontari della Valcellina e di Gemona), assieme a Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza, a personale del Corpo Forestale regionale e a due unità cinofile. Quando ormai la perlustrazione sembrava non aver dato esito, uno dei tecnici imbarcati sull'elicottero ha individuato la sagoma. Luca De Lorenzi, dopo una caduta fatale, era finito in una zona particolarmente impervia e irraggiungibile via terra.
I SOCCORSI
I soccorritori si sono calati con il verricello e hanno solo potuto constatare il decesso. Con lo stesso elicottero si è provveduto al recupero delle spoglie mortali con il supporto del personale di terra presente ancora sul sentiero della vicina Forcella. La notizia della morte dell'escursionista ha destato grande commozione a Maniago, dove l'uomo viveva e lavorava. I suoi familiari, pur sconvolti dalla tragicità del momento, hanno voluto ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno preso parte alle ricerche. De Lorenzi era un esperto della montagna e frequentava molto spesso quei luoghi nei pressi di Andreis. Questa volta, però, a tradirlo può essere stata una scivolata o una caduta accidentale. Le speranze di ritrovarlo vivo si erano oramai ridotte al lumicino, ma i soccorritori hanno continuato e avrebbero ripreso anche oggi. L'ultimo volo dell'elicottero, prima di rientrare, ha però fugato tutti i dubbi: Luca De Lorenzi è stato trovato morto.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
