Troppi infortuni, Anmil nelle fabbriche

Giovedì 16 Maggio 2019
Troppi infortuni, Anmil nelle fabbriche
INFORTUNI SUL LAVORO
PORDENONE L'Anmil deve entrare in azienda assieme ai sindacati confederali. Una richiesta precisa dopo l'impennata di infortinii sul lavoro che sta colpendo la provincia di Pordenone. Un dato fa subito rabbrividire: dall'inizio dell'anno i morti sul posto di lavoro in provincia di Pordenone sono già stati quattro. E così l'Anmil lancia la richiesta con il presidente del sodalizio Amedeo Bozzer, proprio a qualche settimana dalaa della Festa del lavoro. Chiediamo ai sindacati ha dichiarato il presidente di farci entrare in azienda perché chi ha vissuto sulla propria pelle l'infortunio nell'ambito lavorativo, può davvero dare una visione mirata per evitare i rischi che portano alle tragedie.
I DATI
Anche quest'anno i dati forniti dall'Open Data Inail sono un vero e proprio bollettino di guerra. Nel territorio pordenonese vi è un aumento degli infortuni sul lavoro nel 2018 rispetto all'anno precedente del 6,4%, il dato più elevato di tutta la regione, segue Udine con il 4,5%, Trieste con il 4,2%, mentre Gorizia è in calo dell'1,6%. Il Friuli incrementa gli infortuni del 3,9% un dato elevato se pensiamo che in Italia l'incremento si attesta sul 0,9%. Nel 2018 a Pordenone si sono registrati 3937 infortuni, ma la maglia nera è della sinistra Tagliamento con 7172 incidenti, a Trieste sono stati denunciati 3656 infortuni, a Gorizia il dato è di 2481 incidenti. Ma se in regione gli infortuni sono 17246, le morti bianche sono 29. Lo scorso anno hanno perso la vita sei lavoratori nella provincia di Pordenone, 4 nel goriziano e due a Trieste, ma è la provincia udinese con 17 morti sul lavoro che presenta la situazione più dolorosa. Già nel 2015, sul finire della lunga crisi economica, le morti sul lavoro avevano fatto registrare una crescita del 9,8% sul suolo nazionale, proseguita poi nel 2017 (+1,1%), per culminare, infine, con un incremento di ben il 10,1% nel 2018, attestandosi su quota 1.133, vale a dire 3,1 decessi ogni giorno, compresi ferie e festivi.
LE DONNE
Aumentano sia gli infortuni in occasione di lavoro (+1,0%) che soprattutto quelli in itinere (+7,4%), sia quelli maschili (+1,6%) che quelli femminili (+5,5%) e, a livello settoriale, oltre all'industria e servizi (+0,1%) gli infortuni sul lavoro aumentano, e in misura molto consistente, anche in agricoltura (+9,3%), un dato che sembra invertire una tendenza al ribasso ormai storica per questo settore. A livello territoriale l'incremento infortunistico risulta diffuso in tutte le ripartizioni geografiche: nord-ovest +1,5%, nord-Est +2,1%, centro 2,8%, sud +2,2% ed isole +3,1%. Una buona notizia, va segnalata, sul fronte delle malattie professionali, in provincia sono in calo del 9,7%, si è passati da 318 a 287, mentre sono aumentate solo in provincia di Gorizia del 4,7%, calano vistosamente del 6,2% in provincia di Udine e del 3,2 sul territorio triestino. L'Anmil provinciale in occasione della festa dei lavoratori ha potenziato il proprio portale e il numero verde 800.180943, inoltre ha incrementato la propria sinergia con il Circolo della stampa affinché vi siano maggiori servizi che trattino il tema della sicurezza, inoltre ha creato una rete di collaborazione tra le amministrazioni comunali, come quella di San Vito al Tagliamento in cui si è dedicata una giornata speciale alle vittime del lavoro. Il presidente Amedeo Bozzer ha inviato una proposta agli imprenditori locali, mettersi al più presto in contatto con l'Anmil per comprendere al meglio i vantaggi forniti dalla legislazione e dall'Inail nell'assumere chi ha subito un incidente sul lavoro e ha diritto a proseguire la propria attività con passione e dedizione. L'Anmil, dal canto, suo potrà fornire i nominativi delle persone che sono senza lavoro e che potrebbero dare un contributo fattivo alle aziende.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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