Tronchi sul Noncello, navigazione bloccata

Martedì 16 Aprile 2019
NONCELLO
PORDENONE «Guardi, guardi le foto che ho scattato qualche giorno fa: non le sembra un'ecatombe?». E' avvilito e allo stesso tempo arrabbiato Gaetano Solarino, storico presidente dell'Associazione Gommonauti pordenonesi, per lo stato in cui versa il 'suo'' Noncello. Mostra le immagini catturate nei giorni scorsi con il telefono cellulare mentre con un gommone, insieme ad altri membri del sodalizio, percorreva il corso d'acqua. Un giro esplorativo al termine del quale Solarino, con grande rammarico, ha dovuto alzare bandiera bianca e comunicare che la 500 miglia 2.0 la mille chilometri in gommone per le antiche vie d'acqua da Pordenone a Pavia (e ritorno) non prevederà, il 25 aprile, la discesa del Noncello.
I TRONCHI
«Al settimo varco da aprire sottolinea il presidente dei Gommonauti ci siamo dovuti arrendere, anche per una questione di sicurezza. Che dire? Inutile parlare di valorizzazione del fiume, di turismo fluviale, di vaporetti e di tanto altro ancora quando non ci prende cura, con continuità e costanza, del nostro corso d'acqua». Quello che si può vedere percorrendo con un gommone il Noncello fa tornare alla memoria l'alluvione dello scorso (fine) ottobre quando il fiume, dopo essersi paurosamente ingrossato, era tracimato in più punti della città. La furia dell'acqua aveva sradicato numerosi alberi ad alto fusto che, dopo essere caduti, avevano di fatto creato una barriera naturale lungo il corso d'acqua. Arbusti che ancor oggi ostacolano il percorso del Noncello: se ne contano a decine. Alcuni volontari, proprio nel corso del sopralluogo di qualche giorno fa, si sono dati parecchio da fare per aprire dei varchi, tagliando con la motosega i tronchi che ostruivano il passaggio, ma al settimo arbusto di traverso si sono dovuti arrendere e hanno fatto marcia indietro. Da lì la decisione di far saltare la partenza della 500 miglia 2.0 dall'imbarcadero di Pordenone e di spostarla direttamente a La Salute di Livenza.
LA GARA
«Sin ad un certo punto - ammette Solarino - la navigazione è consentita. Dopo aver aperto sette varchi, all'ottavo ho alzato le mani. Lo dice uno che difficilmente si arrende. Il Noncello, grazie ai passaggi che siamo riusciti a creare, ora è percorribile sino all'abitato di Rondover, in comune di Porcia; da lì in poi (è esattamente la metà del percorso di un fiume che si estende per 10 chilometri) non si può andare più avanti. Non soltanto la navigazione è interdetta sostiene ma anche eventuali attività di soccorso. Oserei dire che siamo di fronte ad una situazione drammatica». Se non si interverrà rapidamente, a tutela del Noncello, dopo quella del 25 aprile saranno destinate a saltare tante altre manifestazioni. «Mi auguro - il presidente dei Gommonauti allarga le braccia - che gli amministratori, da quelli comunali a quelli regionali, prendano seriamente in mano le sorti del nostro fiume. Non vorrei creare allarmismi ma ho più volte constatato come stiano già franando le sponde del corso d'acqua e, come se non bastasse, l'alveo si sta restringendo sempre più. Tra qualche anno il letto del Noncello arriverà sì e no a 6 metri».
MANUTENZIONE
La manutenzione del corso d'acqua spetta alla Regione. Il Comune non può stanziare soldi né per manutenzioni ordinarie né straordinarie. «Quest'anno spiega Andrea Brusadin, funzionario tecnico idraulico del comune di Pordenone siamo di fronte ad una condizione straordinaria dettata dall'alluvione che ha investito la città tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre 2018. Il Noncello, essendo un corridoio ecologico, è soggetto ad alberi che, in condizioni particolari, si schiantano in alveo. Attualmente non esistono gravi problemi per la sicurezza idraulica e il fiume è percorribile dall'imbarcadero sino a Vallenoncello». Dalla Regione arriverà a breve un finanziamento di 200mila euro, contributo che il Comune aveva chiesto a dicembre. «Entro la fine dell'estate - garantisce Brusadin - i lavori di manutenzione potranno dirsi completati».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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