Travolto dal treno Nessuna inchiesta sulla morte del pordenonese

Mercoledì 21 Agosto 2019
IL DRAMMA
MESTRE Nessuna indagine sulla morte del 19enne travolto da un treno alla stazione dell'ospedale di Mestre. Niente autopsia, niente fascicoli, niente colloqui: le cause della morte del ragazzo sono talmente evidenti, che il pubblico ministero di turno, Giorgio Gava ha già dato il suo nulla osta ritenendo inutile l'apertura di qualunque tipo di inchiesta. Del resto sono tanti i testimoni che hanno visto esattamente cosa è accaduto. Gli uomini della polizia ferroviaria hanno deciso di non sentire nemmeno la testimonianza della madre (l'ordine dei dirigenti era di non porre domande, se non su specifica richiesta del magistrato) che ha visto il figlio lanciarsi tra i binari.
LA MADRE
La donna, in lacrime e in stato di choc, ieri pomeriggio era stata soccorsa dai medici del Suem e accompagnata in ospedale. In serata è stata dimessa ed è potuta tornare a casa. Ieri, in ospedale, sono arrivati anche gli altri famigliari del ragazzo. La dinamica dell'accaduto è stata ricostruita attraverso le testimonianze di chi ha assistito alla scena: il giovane, che era appena stato dimesso da ortopedia, era seduto su una panchina di fronte al binario. Poi, all'improvviso, si è alzato e si è buttato sotto al treno in arrivo sulla linea Venezia - Tarvisio. Una corsa veloce dalla panchina ai binari che ha colto tutti alla sprovvista.
IL RICOVERO
Il 19enne che vive con la famiglia in un Comune del Sacilese, qualche giorno fa aveva avuto un brutto incidente in macchina a Portogruaro. Sbalzato dall'auto nell'impatto, era stato ricoverato all'ospedale del Veneto orientale con diversi traumi. Una serie di ferite che avevano indotto i medici deell'ospedale portogruarese a chiedere un consulto ai colleghi di Mestre. Era stato così successivamente trasferito a Mestre, per scongiurare il sospetto che potesse aver avuto qualche lesione alla colonna vertebrale. I medici, quindi, l'avevano sottoposto a vari esami per capire se fosse necessario procedere con un intervento neurochirurgico. Tutte le verifiche, però, avevano dato esito negativo. L'unica conseguenza fisica, apparentemente, sarebbe stata la frattura di un braccio.
LE DIMISSIONI
Il ragazzo, a quel punto, aveva chiesto ai medici di poter essere dimesso. Il 19enne si trovava in ospedale con la madre. I due erano usciti insieme, appunto, dal nosocomio per andare a prendere il treno nella stazione ferroviaria. Talmente rapido e inaspettato il gesto del ragazzo, che la donna non è riuscita nemmeno a tentare di impedire il peggio.
NESSUNA INCHIESTA
Chiuso ogni capitolo di una possibile inchiesta, quindi, nei prossimi giorni verrà stabilita la data dei funerali.
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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