Tra un mese il Fvg traccerà le varianti senza bisogno dello Spallanzani di Roma

Martedì 26 Gennaio 2021
Tra un mese il Fvg traccerà le varianti senza bisogno dello Spallanzani di Roma
IL PROGRESSO
PORDENONE Entro un mese il Friuli Venezia Giulia sarà in grado di individuare in autonomia la presenza sul territorio di varianti (più o meno pericolose) del Coronavirus. Quindi non sarà più necessario inviare i campioni all'Istituto Spallanzani di Roma oppure passare dal vaglio dell'Area Science Park. Si farà tutto a Trieste, in casa, grazie all'arrivo di una tecnologia annunciata qualche settimana fa ma ora pronta a debuttare in regione. Si tratta del sistema Next Generation Sequencing (NGS), che consiste in una serie di materiali utili a sequenziare il genoma di un virus e soprattutto a rintracciare eventuali modificazioni della sua struttura. In regione, quindi, si sarà in grado di mettere il Sars-CoV2 sotto torchio e di individuare mutazioni - anche locali - in grado di alterare i valori di contagiosità del patogeno. Un evento che sino ad oggi in Fvg non è stato testimoniato. L'ultima ricerca, infatti, è stata quella condotta dal gruppo di lavoro istituito all'Area Science Park di Padriciano, sul Carso triestino: era riferita soprattutto alla cosiddetta variante inglese, ritenuta responsabile dell'aumento verticale dei casi nel Regno Unito. I ricercatori, dopo aver analizzato i tamponi positivi di pazienti sospetti, hanno potuto rassicurare le autorità sulla mancata evidenza della circolazione sul territorio della variante inglese. Ma anche in regione, come in molte altre parti d'Italia, la capacità di sequenziare il genoma del virus, e quindi di individuare le potenziali varianti, è ancora troppo bassa. Per questo serviva l'arrivo di una tecnologia in grado di procedere in modo più rapido e preciso all'individuazione di mutazioni. Si tratta di una partita importante, giunta finalmente alla fase delle firme e della burocrazia. Ora ci vorrà circa un mese, dopodiché al Burlo di Trieste contano di poter essere dotati del macchinario in grado di scovare le varianti. Il riconoscimento tempestivo è necessario, soprattutto all'alba di una campagna vaccinale che promette di allontanare i pazienti dagli ospedali e l'incubo dell'isolamento dalla vita di ognuno. Controllare la circolazione delle varianti, in questo contesto, sarà determinante. E farlo in autonomia, senza passaggi lunghi, un'opportunità. Intanto il ceppo inglese è stato individuato in Slovenia.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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