Torna la voglia delle ronde notturne Il sindaco: «Volontari e non esaltati»

Sabato 24 Agosto 2019
Torna la voglia delle ronde notturne Il sindaco: «Volontari e non esaltati»
I VOLONTARI
PORDENONE «I gruppi civici di controllo del territorio? Ben vengano se gruppetti di persone decidono, in orario notturno, a piedi, in bicicletta o in auto, di monitorare una zona circoscritta della città, magari il loro quartiere, e segnalino tempestivamente alla forze di polizia movimenti sospetti o situazioni per le quali si rendere necessario l'intervento di carabinieri, polizia o vigili urbani». Ma ad una condizione: «Che siano continuativi nel tempo: quelli che nascono sotto una spinta emotiva, in relazioni a fatti specifici, servirebbero a ben poco». Il sindaco Alessandro Ciriani non intende certo ostacolare la nascita di gruppi di persone - non fanatici e violenti - che, in maniera spontanea e gratuita, scelgono di controllare la città. «A patto, però, che lo facciano in orario notturno quando la stragrande maggioranza delle persone dorme: la mattina o durante il pomeriggio non avrebbero senso. Per avviarli non è necessario chiedere alcun tipo di autorizzazione specifica. Se i cittadini vogliono contribuire a mantenere sicura la loro città, fornendo un prezioso contributo alle nostre forze di polizia, ben venga. Avviare una sorta di controllo del vicinato, però, richiede tempo, organizzazione e costanza. In orario notturno e anche durante la festività. Diversamente - spiega il primo cittadino - risulterebbe inutile persino imbastire un qualcosa». Gli ultimi episodi, che hanno visto ancora una volta i cassonetti di carta e plastica andare a fuoco, hanno suscitato lo sconcerto e la rabbia di diversi cittadini. Che, in questa fase particolarmente delicata, vorrebbero offrire un contributo spontaneo alle forze di polizia. C'è addirittura chi ha proposto, nostalgico dei tempi che furono, di ripristinare le ronde volute dalla Lega Nord. Di fronte a certe situazioni è facile che l'emotività prenda il sopravvento. E che gruppetti di persone si organizzino per predisporre, in orario notturno, controlli di alcune vie o dell'intero quartiere. Anche con l'intento di prevenire atti vandalici, spaccio di sostanze stupefacenti e furti in abitazione. «L'idea di fondo - parla il sindaco Ciriani è positiva. Se è vero che Pordenone, lo dicono anche i dati, è una città sicura, e le nostre forze di polizia stanno svolgendo un lavoro encomiabile sotto tutti i fronti, è anche vero che più volte, in determinate situazioni, ho chiesto ai cittadini di segnalare tempestivamente movimenti sospetti o situazioni di pericolo. Negli ultimi giorni avevo lanciato un appello, per il caso specifico dei cassonetti bruciati dai piromani, rivolto a chi, trovandosi sveglio la notte, avrebbe potuto tenere alta l'attenzione. Come dire: occhi ben aperti ed antenne alte. Ribadisco, ora, lo stesso concetto: gruppi di controllo a parte, invito chiunque, specie in orario serale - notturno, a rendersi parte attiva nelle segnalazioni. Talvolta sono sufficienti pochissimi indizi per chiudere il cerchio». In città, adesso più che mai, l'attenzione resta altissima. E su più fronti. «Quello che sta accadendo ai cassonetti delle immondizie sostiene l'assessore Stefania Boltin ha dell'incredibile. E rischia, davvero, di creare paura ed apprensione tra cittadini e residenti. Anche se lo voglio ribadire: le nostre forze dell'ordine stanno svolgendo un accurato lavoro di vigilanza sul territorio. Ritorno alle ronde? Lascerei certe considerazioni a chi ha in mano, anche a livello politico-amministrativo, le deleghe alla Sicurezza. Al di là di tutto mi associo all'invito fatto dal sindaco a tutti i cittadini: segnalare puntualmente qualsiasi episodio o sospetto. Talvolta è meglio una telefonata in più, che magari può essere determinante, che una in meno».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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