Toponomastica in friulano, è polemica

Mercoledì 12 Maggio 2021
Toponomastica in friulano, è polemica
SACILESE
Spedita in soffitta la polemica sui banchi a rotelle,e, momentaneamente, la guerra tra vax e no vax, i social locali hanno, per fortuna, trovato un altro tema di scontro: come la mettiamo con la comparsa in giro per la provincia di cartelli stradali su cui campeggiano i nomi dei comuni pedemontani in italiano e in friulano? Anche sulle pagine di diversi comuni dell'area altoliventina il tema scotta. Chi ha autorizzato le storpiature dei nomi da italiano a improbabile friulano? Umiliante... si legge nella pagina di Sei di Polcenigo se... Sacil, Cjanive, Polcenic e Culture non si possono sentire, è il parere di molti utenti . E c'è chi risponde che a Val di Flum (Fiume Veneto) è andata peggio.
IL NAVIGATORE
Non manca chi, scherzosamente, avverte che forse è il caso di aggiornare il navigatore e chi contesta l'estensione della denominazione friulana ai comuni della destra Tagliamento attratti, storicamente, più dalla lingua della Serenissima che dalla marilenghe. Sono numerosi, però, anche coloro che considerano tutto sommato accettabile lo sforzo di valorizzare la lingua friulana in tutte le localtà inserite nell'elenco dei comuni friulanofoli. Sulla questione interviene anche il Sindaco di Polcenigo, Mario della Toffola il quale ricorda che le denominazioni toponimiche ufficiali in lingua friulana sono state approvate con Decreto del Presidente della Regione nel 2014.
L'ARLEF
L'elenco, messo a punto con il contributo dell'Arlef (Agjenzie regjonal pe lenghe furlane) dopo che un lavoro certosino cui hanno partecipato studiosi ed esperti di chiara fama ha permesso di individuare la denominazione friulana corretta di ogni singola località . Già perché la lingua friulana che si intende tutelare e promuovere è la sintesi dell'incredibile varietà delle parlate locali distillate con cura per creare una lingua comune, una sorta di koiné, di cui promuovere conoscenza ed uso. «Non ho detto che ho approvato e che mi piace», commenta della Toffola in risposta a chi lo chiama in causa per avere ragguagli in merito. E, riferendosi ai cartelli bilingui comparsi recentemente anche nella pedemontana sottolinea che si tratta dell'applicazione ella norma». Anche se sono chiare le tappe che precedono l'attuazione della normativa in materia, è indubbio, anche per il sindaco di Polcenigo, che questa operazione sembra una forzatura che, oltre tutto, mette il silenziatore alle denominazioni locali.
LA POLEMICA
Ed è proprio sulla storia della toponomastica locale che gli interventi degli utenti di facebook si fanno via via più fitti e spostano l'asse della discussione da quello della polemica serale a quella del confronto e dello sfoggio di conoscenze storiche accurate. Tra gli strali lanciati da chi, di questi tempi, ritiene che il denaro pubblico vada investito in ben altre iniziative, si fa largo anche una riflessione interessante sulla storia dei nostri territori che si intreccia nella sua complessità alle vicende iscritte in una storia più grande. Con qualche gustoso aneddoto, come quello dell'anziano cittadino inglese fermato tempo fa dalle forze dell'ordine mentre, a tutela della minoranza britannica, tentava di cancellare le indicazioni in chilometri sui cartelli stradali per sostituirli con l'indicazione in miglia. Il dibattito sulla toponomastica in friulano intanto impazza tra Caneva, Budoia, Polcenigo, Fontanafredda ma lascia indifferenti i sacilesi, sicuri al cento per cento, che gli abitanti del Giardino della Serenissima don't speak furlan. Mai e poi mai...
Daniela Pillon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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