Terza dose? La macchina organizzativa è pronta

Giovedì 5 Agosto 2021
Terza dose? La macchina organizzativa è pronta
L'IPOTESI
PORDENONE «Se dovesse servire, la macchina organizzativa del Friuli Venezia Giulia sarebbe pronta a intraprendere anche lo sforzo per somministrare le terze dosi del vaccino». Lo ha affermato ieri il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi. L'ipotesi è tornata ad essere viva nelle ultime ore, dopo che il presidente dell'Istituto superiore di sanità, il friulano Silvio Brusaferro, ha fatto sapere di star lavorando - a braccetto con il governo nazionale - alla possibilità di somministrare la terza dose del vaccino.
L'operazione, però, non riguarderebbe tutti e non avrebbe molto a che fare con l'impianto d'emergenza messo in piedi tra la fine dell'anno scorso e i primi mesi del 2021, quando era partita la campagna vaccinale di massa. La terza dose, infatti, potrebbe riguardare ad esempio solamente due categorie: da un lato i cittadini con più di 60 anni e una condizione di immunodepressione - quindi pazienti particolarmente fragili - e dall'altro gli operatori sanitari, su cui già grava l'obbligo della somministrazione di due dosi. L'operazione potrebbe diventare necessaria a fronte di alcuni studi che avrebbero testimoniato un certo calo dell'efficacia (ma non contro la malattia grave) dei vaccini dopo 6-7 mesi dalla somministrazione iniziale. L'Ema, l'agenzia regolatoria europea, al momento però non si è espressa ufficialmente a favore della terza dose, anche se Paesi come la Germania l'hanno già annunciata per settembre.
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