Tasse più alte a chi non affitta i negozi

Mercoledì 12 Dicembre 2018
Tasse più alte a chi non affitta i negozi
FISCO COMUNALE
PORDENONE Aumenta l'Imu per i negozi del centro, ma con una detrazione per quelli affittati e una ancora maggiore per quelli che nel corso dell'anno troveranno un inquilino. Cresce la Tasi sugli immobili-merce e un ritocco al rialzo arriva anche per la Tari delle utenze non domestiche, le cui categorie svantaggiate beneficeranno d'altra parte di un aumento del fondo a loro favore. Queste le novità in materia di imposte, mentre tutte le altre aliquote resteranno invariate. A illustrarle, nella prima presentazione in Consiglio del bilancio di previsione, è stata l'assessore competente Mariacristina Burgnich.
L'ADDIZIONALE
Invariata l'addizionale Irpef allo 0,2 per cento, così come l'imposta sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni e il canone occupazione spazi pubblici, la novità principale riguarda appunto l'Imu. «La Giunta ha previsto che - spiega l'assessore - all'interno del ring e in alcune aree limitrofe individuate nella proposta di delibera, l'aliquota per la categoria C1, cioè per i negozi, venga fissata al 10,6 per mille. Contestualmente, abbiamo introdotto una agevolazione per quei negozi che attualmente siano affittati, ai quali verrà applicata un'aliquota del 7,6 per mille, a fronte di quella attuale dell'8,85. Infine, se nel corso del 2019 un negozio inizierà un'attività, potrà beneficiare di un'aliquota del 6 per mille. Restano invece invariate tutte le altre aliquote». Per quanto riguarda la Tasi, per l'anno 2019 sarà rivista in aumento esclusivamente l'aliquota per gli immobili merce, che passerà dall'1,25 al 2,5 per mille. Si tratta, spiega Burgnich, «di quei fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall'impresa costruttrice, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano locati». Le due novità, calcola l'assessore, non comporteranno variazioni negli stanziamenti, dal momento che il minor gettito Imu sarà compensato dal maggior gettito Tasi. Sul fronte dei rifiuti, le variazioni derivano da un incremento di circa 100mila euro del costo per il servizio: «Questo - spiega Burgnich - comporterà un incremento della tariffa per le utenze non domestiche che, mediamente, si aggirerà intorno al 2,8, mentre per le utenze domestiche non ci saranno incrementi tariffari». Confermato l'intervento con un fondo che andrà in aiuto delle cosiddette categorie svantaggiate, ossia ristoranti e trattorie, mense, birrerie, hamburgerie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiorerie e pizze al taglio. «Abbiamo previsto un fondo iniziale di 150mila euro, ma tale fondo sarà oggetto di emendamento e verrà elevato a 180mila euro. Le categorie cosiddette svantaggiate avranno degli incrementi annui per i ristoranti e le trattorie di +56 euro, per mense, birrerie e hamburgerie + 49, per bar, caffè e pasticcerie +40, ortofrutta, pescherie, fiorerie e pizze al taglio +73. Quindi, mediamente, l'incremento sarà compreso tra i 40 e i 73 euro, in base a proiezioni effettuate su attività che occupino 100 metri quadrati».
INVESTIMENTI
Nel 2018 erano di 35 milioni 600mila euro, nel 2019 19 milioni 957mila, nel 2020 18 milioni 693, nel 2021 cinque milioni 588mila. «Una riduzione - spiega l'assessore - dovuta semplicemente al fatto che abbiamo cercato di applicare in modo ancora più stringente i principi contabili». Fra le opere previste nelle varie missioni, la riqualificazione urbana dell'ex Biblioteca e delle ex casermette di via Molinari; i lavori di riqualificazione dell'edificio adibito a sede dei Giudici di pace; secondo lotto di completamento della scuola primaria IV Novembre; l'adeguamento di Villa Galvani e Galleria Pizzinato come spazio destinato alla galleria del fumetto; l'ampliamento del PalaZen di Villanova; il potenziamento dei collettori per lo scarico delle acque meteoriche di via Piave; la messa in sicurezza di viale Grigoletti; l'adeguamento normativo di Casa Serena e della Casa anziani di Torre.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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