Studenti in piazza per il clima, ma i presidi li bacchettano

Sabato 25 Maggio 2019
Studenti in piazza per il clima, ma i presidi li bacchettano
STUDENTI IN PIAZZA
PORDENONE «Vogliamo un ambiente più pulito» hanno gridato i ragazzi del Fridays for future con tappa al parco San Valentino e marcia davanti agli istituti Kennedy, Grigoletti, Leomajor per invitare altri studenti ad unirsi al corteo per lottare per un mondo meno inquinato. Mi aspettavo che il Comune facesse di più ha detto Leonardo Zucaro, studente al liceo Torricell di Maniago ci vuole un coinvolgimento delle aziende del territorio per produrre meno imballaggi di plastica anche se questo è meno economico. Dobbiamo puntare ad un minore inquinamento per lasciare preservato alle generazioni future la nostra terra, gli ha fatto eco Luca Cusin, allievo dell'Isis Zanussi. La partecipazione allo sciopero verde è stata debole, basti pensare che solo il 10 per cento dei ragazzi del Leomajor non c'erano a scuola. Ma l'educazione all'ambiente inizia dalla quotidianità. Solo facendo un giro all'interno delle classi, si possono vedere segni di inciviltà, con cartine di merendine gettate a terra, Kleenex sparsi sotto i banchi, la raccolta differenziata risulta sconosciuta a molti. Il problema del surriscaldamento globale resta reale e sentito, ma il comportamento green dal basso è scarso. La differenziata ha spiegato Ornella Varin, dirigente del liceo Grigoletti continua a fare acqua, nella nostra scuola sono presenti 1600 ragazzi, se fosse realizzata correttamente, farebbe la differenza. Mi aspetto di più dai giovani, coerenza, voglio vedere una crescita e una maturazione. Sul fronte del rispetto ambientale a scuola ha esordito Teresa Tassan Viol, dirigente del Leomajor e, in particolare in riferimento alla raccolta differenziata ci sono ampi margini di miglioramento. Il dirigente dell'Isis Zanussi, Giovanni Dalla Torre sostiene che la scuola mette a disposizione i contenitori, ma i ragazzi seguono le modalità di comportamento che hanno a casa. A Pordenone ha riferito Dalla Torre la differenziata è puntuale con livelli elevati, ma non è così in tutti i comuni. Nelle classi si fanno dei tentativi, tuttavia è necessario perfezionare ulteriormente per creare un'abitudine nel tempo. Sulla giornata di ieri, Dalla Torre risulta essere una voce fuori dal coro: Ho lasciato libertà ai miei studenti di decidere in autonomia, poiché non possiamo chiedere agli allievi competenze di cittadinanza ed evitare che manifestino e si confrontino. Il problema è sentito, loro hanno davanti una vita intera, una giornata non andrà a ledere il risultato scolastico. Fermamente contraria allo sciopero la dirigente del Flora, Paola Stufferi in quanto a poche settimane dalla fine delle lezioni è necessaria maggiore concentrazione, perciò gli allievi non erano autorizzati a recarsi alla manifestazione. Avrebbero potuto manifestare in orario pomeridiano in questo periodo ha chiarito Tassan Viol mentre avevo espresso approvazione per la prima presa di coscienza collettiva, guidando la scuola in una partecipazione. Ora la vera testimonianza deve essere data con i comportamenti. Mentre dal canto loro i manifestanti, se pur numericamente assai ridotti, non hanno smesso di chiedere l'impegno di tutti a favore del miglioramento climatico e in difesa del pianeta.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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