Stadio, ostacolo sicurezza per l'agibilità in B

Venerdì 22 Febbraio 2019
LA TEGOLA
Lo stadio Tognon di Fontanafredda con ogni probabilità non otterrà una deroga per ospitare le partite dell'eventuale Serie B conquistata dal Pordenone. Senza i lavori aggiuntivi, che dovranno essere finanziati dalla Regione, i ramarri dovranno emigrare. Sembra tramontare, quindi, l'ipotesi circolata nelle ultime settimane, che faceva riferimento alla possibilità di ottenere una deroga presentando almeno la progettazione dei lavori necessari ad un secondo adeguamento dello stadio ex Comprensoriale.
IL NODO
Il questore di Pordenone, Marco Odorisio, e l'assessore Walter De Bortoli, negli scorsi giorni hanno partecipato a una riunione sulla sicurezza negli stadi. A Milano si è parlato di manifestazioni pubbliche ed è stata messa in luce - ce ne fosse stato bisogno - l'età media avanzata degli impianti di Serie B e Serie C. In quel contesto sono emerse tutte le difficoltà legate alla possibilità di ospitare le partite di B al Tognon. Il pensiero espresso anche dal questore Odorisio è stato sintetizzato dall'assessore De Bortoli: «La Lega di Serie B potrebbe anche concedere una deroga per quanto riguarda lo svolgimento della manifestazione sportiva in sé, ma ciò che mancherebbe sarebbe tutto il contorno». Ecco il punto: «La deroga davvero difficile sarebbe quella relativa all'ordine pubblico. Ecco perché, al Tognon ristrutturato, sarà quasi impossibile far disputare una partita di Serie B con tanto di pubblico». I problemi sono molteplici: si va dalla necessità di realizzare un parcheggio dedicato agli ospiti con delle corsie preferenziali e separate per l'accesso allo stesso, alla creazione di un'area di pre-filtraggio degli spettatori ben distante dagli spalti e dal rettangolo di gioco. Da non sottovalutare anche l'inadeguatezza della stazione ferroviaria di Fontanafredda alla ricezione di ingenti flussi di tifosi ospiti. Insomma, troppi fattori porterebbero all'impossibilità di una deroga in materia di ordine pubblico.
IL FUTURO
Il questore Odorisio ha sottolineato la difficoltà di trasformare impianti già esistenti e urbanizzati in stadi moderni e sicuri. Il Pordenone Calcio però ha necessità più impellenti: primo in classifica ormai da tempo, vede concretamente la Serie B nel mirino. Ecco allora che riprende quota l'ipotesi Dacia Arena. Per tornare a giocare in provincia, un Pordenone da Serie B dovrebbe aspettare un altro lotto di lavori da svolgere al Tognon.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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