SPACCIO IN CITTÁ
PORDENONE Droga sempre più presente tra giovani e

Martedì 19 Giugno 2018
SPACCIO IN CITTÁ
PORDENONE Droga sempre più presente tra giovani e giovanissimi. Una costante in età scolare, motivo di preoccupazione non soltanto tra insegnanti e dirigente scolastici ma soprattutto tra forze di polizia ed istituzioni. L'ultimo blitz in ordine di tempo effettuato in città dagli agenti della Questura ha portato alla denuncia di 31 studenti, 18 dei quali minorenni, di un istituto tecnico. L'accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
IL PREFETTO
«Dopo le ferie estive ci siederemo attorno ad un tavolo per capire come implementare l'attività di contrasto ad un fenomeno preoccupante». A garantirlo è il prefetto Maria Rosaria Laganà che, se da un lato plaude alla sinergia che si è venuta a creare tra le forze di polizia e i dirigenti scolastici, dall'altro non nasconde una certa preoccupazione di fronte a fatti che evidenziano sempre più come, sin dalle prime classi della scuola superiore, tra gli studenti sia abitudine spacciare o consumare sostanze stupefacenti. «E' un fenomeno in aumento sostiene Laganà che, se prima sembrava essere contenuto, ora, grazie ai controlli mirati e capillari, sta venendo a galla con tutte le sue sfaccettature poiché coinvolge fasce d'età sempre più basse». E' stato accertato come la marijuana o l'hashish siano nelle disponibilità anche di ragazzini di 14-15 anni. «Come se non bastasse aggiungono dalla Prefettura dai sequestri effettuati è emerso che lo stupefacente viene sempre più arricchito di componenti chimiche che, se da un lato aumentano la dipendenza, dall'altro moltiplicano esponenzialmente i danni per la salute di chi ne fa uso».
L'ANNO PEGGIORE
Sul fronte del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, quello che andrà in archivio tra pochi giorni è stato, senza dubbio, uno degli anni scolastici peggiori. Se non il peggiore. «Non siamo in possesso di statistiche aggiornate e dettagliate informano dalla Prefettura ma quello che è certo è che la droga a scuola è sempre più presente». Sono stati i maggiori controlli, anche sulla scorta dei sospetti di insegnanti e dirigenti scolastici, a fare emergere una situazione critica e a dir poco complessa. «Lo dimostra il fatto chiarisce il prefetto Laganà che prima del suono della campanella nelle adiacenze di alcuni plessi scolastici c'erano movimenti sospetti che, tenuti costantemente controllati, hanno portato le forze di polizia ad individuare spacciatori e consumatori. Nel giro, come poi hanno dimostrato i fatti, erano implicati anche alcuni richiedenti asilo. Quello che mi preme è capire, proprio insieme alla dimensione scolastica, come sarà possibile dichiarare guerra, sin dall'inizio del prossimo anno scolastico, a questo tipo di devianze giovanili. Quello che è certo, al di là degli ottimi risultati già conseguiti, è che non staremo a guardare». Quello del traffico di sostanze stupefacenti, che coinvolge anche le scuole superiori del Friuli Occidentale, è un fenomeno che carabinieri, polizia e guardia di finanza stanno tenendo costantemente monitorato. Anche la polizia locale, per quanto riguarda Pordenone, sta facendo la propria parte con personale che spesso si aggira in borghese. A facilitare l'acquisto della droga ci pensano i cosiddetti pusher volanti, ovvero gli spacciatori che stazionano all'esterno delle scuole e che vendono la canna già confezionata e pronta all'uso. La loro presenza è stata segnalata, in particolare, dalle 7 alle 8. Quindi prima dell'entrata in classe. Concluso l'anno scolastico si comincerà a gettare le basi per contrastare, con ogni mezzo a disposizione, lo spaccio e il consumo. Con azioni mirate ma soprattutto con una serie di attività preventive.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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