Spaccata da Zanetti, chiesti oltre 13 anni di carcere

Giovedì 18 Aprile 2019
Spaccata da Zanetti, chiesti oltre 13 anni di carcere
IL PROCESSO
PORDENONE È l'ora del processo. La banda romena che l'8 marzo 2018 rubò 74 smartphone da Zanetti (catena Expert) in viale della Libertà a Pordenone, sfondando la porta con una Peugeot 307 sw, e qualche mese dopo tentò il colpo al magazzino Expert-Grandin Group di Caorle, cerca lo sconto di pena con un rito abbreviato. Ieri la discussione. Il pm Maria Grazia Zaina ha concluso per quattro posizioni su cinque. Per i fratelli Iulian Poama Neagra (26 anni) e Claudio Marian Poama Neagra (22), entrambi detenuti a Venezia, ha chiesto una condanna rispettivamente a 3 anni 8 mesi e 600 euro di multa per il primo, a 4 anni e 800 euro per il secondo. Sono accusati del colpo da Zanetti, del colpo fallito a Caorle e del furto della Peugeot 307 a Fiume Veneto. Per Antonel Hritcu (29), anche lui detenuto a Venezia, ha concluso per 2 anni 8 mesi e 400 euro: risponde soltanto per il tentato assalto al Grandin Group del 13 luglio 2018. Tre anni e 400 euro di multa sono stati chiesti per Eusebiu Valentin Ciornei (26), coinvolto soltanto per il colpo da Zanetti. Da definire, invece, la posizione di Ciprian Roman (24), detenuto a Regina Coeli (era fuggito dall'Italia subito dopo la scarcerazione ed è stato rintracciato grazie a un mandato d'arresto europeo).
Circa l'ipotesi di resistenza il pm ha chiesto l'assoluzione, in quanto la notte tra il 13 e 14 luglio i poliziotti stavano pedinando la banda in borghese, senza segni distintivi della Polizia di Stato. Bloccati a Torre di Mosto a bordo di un'Audi A8, dopo uno spericolato inseguimento, gli imputati non si erano resi conto che a inseguirli era la polizia. La conferma arriva anche dalle intercettazioni telefoniche, dove uno dei protagonisti informa il suo interlocutore che i «mafiosi» li stavano inseguendo. Ultimate le discussioni degli avvocati Mauro Serpico e Giorgio Pietramala, il giudice Piera Binotto ha rinviato l'udienza al 10 maggio per le repliche del pm e la sentenza.
La banda, bloccata in piazza Indipendenza a Torre di Mosto dopo un inseguimento cominciato a Caorle, si rifugiò nella boscaglia del Livenza e in un bar. Quella notte erano in quattro ed erano stati fermati a conclusione di un'operazione sotto copertura della Squadra Mobile di Pordenone.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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