Sovvalli a Cordenons, entro luglio la discarica apre le porte

Martedì 21 Maggio 2019
Sovvalli a Cordenons, entro luglio la discarica apre le porte
LA SOLUZIONE
PORDENONE Il borgo rurale del Vinchiaruzzo, a Cordenons (immediato hinterland pordenonese) diventerà la nuova miniera d'oro per la città. Entro luglio, infatti, tutti i rifiuti che saranno passati al vaglio degli impianti e che non potranno essere più riciclati, potranno essere convogliati a Cordenons, e non spediti nell'Europa dell'est come avviene oggi. Il colosso Hera, che gestirà l'impianto cordenonese realizzato tramite la formula del project financing, si prepara così a diventare il salvagente di Pordenone, e non solo per il contenzioso milionario che lega la città al comune più popoloso del circondario, ma soprattutto per il significato che potrà avere l'apertura di un grande polo di smaltimento in provincia.
I TEMPI
«A Cordenons - ha spiegato l'assessore Stefania Boltin - la discarica dovrebbe aprire i battenti entro luglio». L'iter è stato travagliato, specialmente a causa del ritrovamento di residui di amianto risalente ormai a diversi anni fa. Il colosso multinazionale Hera è subentrato nell'affare e ora i lavori procedono spediti. L'impianto non servirà solamente a garantire il pagamento di un debito milionario che il Comune di Cordenons deve a quello di Pordenone, ma anche a garantire a quest'ultimo una soluzione più economica per quanto riguarda lo smaltimento del rifiuto in sovvalli.
LE MODALITÀ
L'immondizia, una volta raccolta dalle abitazioni e dalle attività commerciali, affronta diversi passaggi. Transita ad esempio dagli impianti gestiti da società terze rispetto alle amministrazioni comunali da cui dipendono. Ogni passaggio determina la quota del rifiuto che può essere recuperata, poi la componente restante viene attualmente spedita verso i termovalorizzatori che nell'Europa dell'est sono come puntine sulla mappa. Grazie alla nascita del sito cordenonese, invece, anche i rifiuti di Pordenone potranno essere convogliati verso Cordenons, cioè a pochi chilometri di distanza. In mezzo ci sarebbero meno passaggi intermedi, con un risparmio notevole da mettere a bilancio. Non resta che attendere qualche mese, per vedere la soluzione messa in pratica.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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