Sostegno, 900 amministratori

Venerdì 25 Maggio 2018
Sostegno, 900 amministratori
SOSTEGNO
PORDENONE Sono circa 800-900 gli amministratori di sostegno nel territorio di competenza del Tribunale di Pordenone, per un totale di circa quattromila pratiche seguite. Si va dai casi più semplici, quelli di anziani ricoverati in casa di riposo che hanno bisogno di qualcuno che si occupi di pratiche quali il pagamento delle rette, a situazioni più complesse e in crescita negli ultimi anni, come quelli di persone affette da dipendenze e ludopatia. Nel 75-80 per cento dei casi l'incarico viene affidato a un familiare, ma vi è anche un 5 per cento composto da avvocati e liberi professionisti, mentre la restante parte è costituita da semplici volontari. Una fotografia della situazione sul territorio sarà scattata in occasione dell'incontro fissato per domani a Maniago, che sarà soprattutto un'occasione di confronto fra coloro che svolgono queste attività e le associazioni che li coordinano e li supportano. Quella alla quale ha dato vita il Tribunale di Pordenone è stata la prima esperienza, in Friuli Venezia Giulia e sul territorio nazionale, di attuazione della legge 6 del 2004, che ha appunto istituito la figura dell'amministratore di sostegno modificando gli articoli del Codice civile in materia di interdizione e inabilitazione. A poterne usufruire sono tutte quelle persone che, a causa di un'infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell'impossibilità (anche parziale o temporale) di provvedere ai propri interessi affrontando problemi concreti come possono essere quelli di acquistare, vendere o affittare un appartamento, investire somme di danaro, valutare l'inserimento in una struttura di degenza o l'assunzione di una badante. Il coordinamento Associazioni Circondariato del Tribunale di Pordenone, guidato da Lorenzo Cella, comprende otto associazioni del pordenonese e una del portogruarese, e si riunisce periodicamente nella sede dell'Aas5. L'incontro di Maniago sarà un momento per trovarci insieme e per esprimere le nostre potenzialità. Si lavora in silenzio, e alle persone viene dato tutto il possibile, in osmosi con i Servizi sociali e sanitari del Dipartimento di salute mentale e delle Dipendenze e con la massima collaborazione con gli uffici preposti della Cancelleria e del presidente del Tribunale di Pordenone. L'Azienda sanitaria sostiene da sempre questo tipo di percorso - conferma il direttore socio-sanitario Roberto Orlich, sottolineando come nel tempo siano cambiate le necessità: all'inizio si trattava per lo più di parenti che gestivano le questioni patrimoniali di persone in casa di riposo, poi sono subentrate le situazioni legate a problemi di salute mentale, dipendenze, gioco d'azzardo e adesso anche casi di trattamento di fine vita. La scelta di Maniago come sede dell'incontro non è casuale. L'Uti delle Valli e delle Dolomiti friulane è infatti un'area nella quale il ruolo degli amministratori di sostegno è particolarmente importante a causa delle tante situazioni di necessità che si creano a causa dell'età media piuttosto avanzata e dello spopolamento che lascia molti anziani da soli. Si tratta di trasmettere una cultura del sostegno - spiega il sindaco Andrea Carli -, perché molte famiglie non conoscono neanche questa possibilità. Spero che l'appuntamento di sabato sia un'occasione per promuovere la figura dell'amministratore di sostegno in una zona che ne ha grande bisogno.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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