SACILE
Punta sulle potenzialità sin qui inespresse del territorio dell'Alto Livenza il programma del candidato sindaco Ruggero Simionato, per rilanciare Sacile al di fuori della mura cittadine. «Il nostro comune dichiara il candidato sindaco del centrosinistra - deve ritornare ad avere un ruolo centrale sia in fase propositiva che di coordinamento delle iniziative per uno sviluppo integrato e sostenibile del territorio segnato dall'alto corso del fiume Livenza. Beni storici, artistici e naturalistici sono un preziosi e possono diventare fonte di sviluppo e di benessere per tutti se saremo capaci di costruire le condizioni di una fattiva e sistematica collaborazione a tutto campo che coinvolga anche in modo trainante il mondo economico in cui il settore legno e del mobile rappresenta un'eccellenza a livello nazionale. In questo contesto il punto di riferimento è rappresentato dal progetto Alto Livenza messo a punto nel 1988 dall'associazione interregionale Civiltà Altolivenza guidata dall'imprenditore sacilese Antonio Lot, purtroppo prematuramente scomparso». L'associazione, oggi presieduta da Mario Po', proprio quest'anno festeggia il trentennale di fondazione. Sedici i Comuni (in Friuli-Venezia Giulia Budoia, Caneva, Polcenigo, Sacile, Fontanafredda, Brugnera, Prata e Pasiano, in Veneto Orsago, Cordignano, Gaiarine, Portobuffolè, Mansuè, Gorgo al Monticano, Meduna e Motta di Livenza) che hanno aderito all'iniziativa al pari della province di Pordenone, Treviso e Venezia. La valorizzazione e la riscoperta dell'Alto Livenza, territorio definito unico grazie alle sue peculiarità che lo rendono diverso e identificabile solo con se stesso, hanno impegnato in questi trenta anni l'associazione a livello provinciale, regionale, nazionale e internazionale con risultati che però non sempre sono stati all'altezza delle aspettative. «Purtroppo - commenta Mario Modolo, socio fondatore e oggi candidato nella lista civica Siamo Sacile - sulla nostra strada abbiamo incontrato vari ostacoli, a cominciare proprio dalla politica. Al riguardo spiace notare nelle file del centrodestra la presenza di personaggi che hanno ostacolato a più livelli il diffondersi dell'iniziativa che ha saputo distinguersi soprattutto per la sua originalità in settori diversi: dallo sport alla cultura, dall'economia al turismo. La prematura morte del suo profeta ha inoltre minato profondamente la capacità organizzativa dell'associazione. Resta comunque un'eredità pesante che aspetta solo di essere giustamente e adeguatamente utilizzata a vantaggio dei residenti del territorio altoliventino. Un'occasione dunque da cogliere su cui il centrosinistra punta per far crescere la nostra città attraverso nuove forme di relazione promosse sotto un comune denominatore che si chiama Alto Livenza».
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Punta sulle potenzialità sin qui inespresse del territorio dell'Alto Livenza il programma del candidato sindaco Ruggero Simionato, per rilanciare Sacile al di fuori della mura cittadine. «Il nostro comune dichiara il candidato sindaco del centrosinistra - deve ritornare ad avere un ruolo centrale sia in fase propositiva che di coordinamento delle iniziative per uno sviluppo integrato e sostenibile del territorio segnato dall'alto corso del fiume Livenza. Beni storici, artistici e naturalistici sono un preziosi e possono diventare fonte di sviluppo e di benessere per tutti se saremo capaci di costruire le condizioni di una fattiva e sistematica collaborazione a tutto campo che coinvolga anche in modo trainante il mondo economico in cui il settore legno e del mobile rappresenta un'eccellenza a livello nazionale. In questo contesto il punto di riferimento è rappresentato dal progetto Alto Livenza messo a punto nel 1988 dall'associazione interregionale Civiltà Altolivenza guidata dall'imprenditore sacilese Antonio Lot, purtroppo prematuramente scomparso». L'associazione, oggi presieduta da Mario Po', proprio quest'anno festeggia il trentennale di fondazione. Sedici i Comuni (in Friuli-Venezia Giulia Budoia, Caneva, Polcenigo, Sacile, Fontanafredda, Brugnera, Prata e Pasiano, in Veneto Orsago, Cordignano, Gaiarine, Portobuffolè, Mansuè, Gorgo al Monticano, Meduna e Motta di Livenza) che hanno aderito all'iniziativa al pari della province di Pordenone, Treviso e Venezia. La valorizzazione e la riscoperta dell'Alto Livenza, territorio definito unico grazie alle sue peculiarità che lo rendono diverso e identificabile solo con se stesso, hanno impegnato in questi trenta anni l'associazione a livello provinciale, regionale, nazionale e internazionale con risultati che però non sempre sono stati all'altezza delle aspettative. «Purtroppo - commenta Mario Modolo, socio fondatore e oggi candidato nella lista civica Siamo Sacile - sulla nostra strada abbiamo incontrato vari ostacoli, a cominciare proprio dalla politica. Al riguardo spiace notare nelle file del centrodestra la presenza di personaggi che hanno ostacolato a più livelli il diffondersi dell'iniziativa che ha saputo distinguersi soprattutto per la sua originalità in settori diversi: dallo sport alla cultura, dall'economia al turismo. La prematura morte del suo profeta ha inoltre minato profondamente la capacità organizzativa dell'associazione. Resta comunque un'eredità pesante che aspetta solo di essere giustamente e adeguatamente utilizzata a vantaggio dei residenti del territorio altoliventino. Un'occasione dunque da cogliere su cui il centrosinistra punta per far crescere la nostra città attraverso nuove forme di relazione promosse sotto un comune denominatore che si chiama Alto Livenza».
M.S.
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