«Siamo all'oscuro dei casi» I sindaci tornano all'attacco

Domenica 29 Novembre 2020
COMUNICAZIONI DIFFICILI
PORDENONE Stando alle segnalazioni e alle denunce di diversi sindaci della Destra Tagliamento non siamo al black-out informativo di tre settimane fa. I dati legati all'emergenza Covid arrivano nuovamente nei municipi, ma ancora sono piuttosto incompleti e non mancano ritardi. Insomma, gli aspetti relativi alla comunicazione riguardante i casi dei singoli Comuni, secondo i sindaci, devono essere presto migliorati. Sulle scrivanie dei primi cittadini arriva, dal Dipartimento di prevenzione dell'Asfo, il resoconto dei residenti positivi e di quelli in quarantena. Mancano, viene sottolineato, i dati relativi agli ospedalizzati e ai decessi. Situazioni non trascurabili, visto che ai sindaci spetta il monitoraggio al fine di fare intervenire i servizi eventualmente necessari per le famiglie in cui si sino rilevati casi Covid. «Capiamo le difficoltà del Dipartimento legate anche alle carenze di organico e siamo pronto a dare la collaborazione che ci è stata chiesta anche in un recente incontro. Ma sarebbe opportuna una informazione più puntuale».
IL CASO AZZANO
Il disagio di molti sindaci del Friuli occidentale rispetto all'impossibilità di avere tutti i dati nei tempi congrui emerge in quello che il sindaco di Azzano Decimo Marco Putto ha scritto ieri in un post. Mi è giunta notizia di tre decessi causa Covid riguardanti nostri concittadini. Sono notizie che ho recuperato per mio conto da fonti che considero attendibili. Non dal Dipartimento che, purtroppo, da tempo non ci fornisce più queste fondamentali informazioni. Ma in situazioni simili si imbattono quotidianamente anche gli altri primi cittadini. Che avrebbero bisogno delle informazioni - seppure in forma riservata - in tempo reale per gestire le singole situazioni. «Il problema - sottolinea Mario Della Toffola, sindaco di Polcenigo - esiste. Spesso purtroppo i dati sono anche vecchi di diversi giorni o di una settimana. Inoltre, come è capitato per un caso di un decesso di un mio residente che era stato considerato causato da Covid, salvo poi rivelarsi non esserlo. La tecnologia, con tutti i sistemi di sicurezza della blockchain, applicata a semplici programmi informativi consentirebbe di gestire la trasmissione dei dati con più sicurezza e maggiore tempestività». E anche la sindaca di Travesio Francesca Cozzi conferma: «Sappiamo le difficoltà degli operatori del Dipartimento ma i dati che riceviamo non sono completi e spesso in ritardo. Ci era stato ipotizzato che era in corso di valutazione un progetto con la società Insiel, ma poi non abbiamo più saputo nulla».
TEMA PERSONALE
Sul fronte del personale sanitario continua la polemica. La Cgil regionale ieri ha sottolineato le carenze delle politiche regionali sul personale. «Sconcertante è che i direttori generali rispondano, come a Pordenone, con proposte di assunzioni di infermieri a tempo determinato di 2 mesi. Neanche all'Ikea». Non si è fatta attendere la replica dell'assessore Riccardo Riccardi: «Sul tema relativo al personale, al di là dell'uso di un'ironia fuori luogo su metodologie di assunzione che dipendono dalla durata del periodo di emergenza stabilito dal Governo, la Regione, come è stato riconosciuto anche dal sindacato, ha messo in campo un incremento di 14 milioni per le assunzioni, che non mi pare sia un segnale di disattenzione né di sottovalutazione del problema. Ma non basta: tra medici, infermieri, tecnici, Oss e altre professionalità per l'emergenza Covid sono state assunte 683 persone. Al tal proposito verrebbe da chiedersi invece dov'era questo stesso sindacato quando in un passato non tanto lontano l'Amministrazione regionale riduceva gli organici, demoliva le strutture e tagliava la spesa?».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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