Sette trasgressori su dieci sono extracomunitari

Domenica 29 Marzo 2020
Sette trasgressori su dieci sono extracomunitari
I CONTROLLI
PORDENONE In una settimana nella Destra Tagliamento sono state fermate e controllate dalle forze dell'ordine 3.823 persone. Sono pendolari che si spostano per motivi di lavoro, persone che per motivi di salute dovevano raggiungere una struttura sanitaria o una farmacia, figli di persone anziane che devono raggiungere i genitori per assisterli. In 161 non avevano una valida giustificazione. Si tratta soprattutto di immigrati extracomunitari (rappresentano circa il 70% dei trasgressori) che non hanno una rete familiare e che spesso si ritrovano a girare senza meta nelle strade della provincia o nel centro di Pordenone. Rischiano una sanzione amministrativa dai 400 ai 3mila euro.
Si tratta di numeri contenuti rispetto al resto d'Italia. Il Friuli Venezia Giulia è in cima alla classifica dei cittadini più virtuosi. Gli stessi titolari delle attività commerciali hanno dimostrato un alto senso civico. Su 3.210 esercizi pubblici monitorati nel corso della settimana, soltanto due titolari sono stati sanzionati perché non hanno rispettato le distanze di sicurezza o non adottavano adeguate protezioni per tutelare se stessi e i clienti da possibili contagi da Covid-19. Le due attività punite dalla Prefettura con la chiusura forzata di altri 15 giorni una volta che sarà finita l'emergenza, erano state controllate la settimana precedente.
Nella giornata di venerdì le pattuglie della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e di tutti i comandi delle Polizie comunali hanno continuato a vigilare sul territorio. Hanno controllato 572 negozi (tutti in regola) e 535 persone. Dopo una giornata che alla voce sanzioni aveva la casella vuota, ieri si contavano 23 persone. Non significa che improvvisamente c'è stata un'impennata di indisciplinati che violano le limitazioni imposte per arginare la pandemia. Piuttosto la Prefettura ha ricevuto il risultato di controlli effettuati nei giorni precedenti. Le forze dell'ordine, infatti, dopo aver acquisito le autocertificazioni, controllano la veridicità della giustificazione con il datore di lavoro o, comunque, con enti e persone indicati dalla persona controllata. Attenzione, dunque, alle bugie. Giustificarsi con vado a lavorare, quando in realtà si è in ferie, è rischiosissimo, perché le forze dell'ordine contatteranno le aziende. Molte persone, ad esempio, hanno tentato di motivare gli spostamenti fuori Comune con l'esigenza di raggiungere anziani genitori. È capitato spesso che, raggiunti telefonicamente, gli stessi anziani genitori abbiano dichiarato di essere autosufficienti e di non aver bisogno di alcun aiuto.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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