Scuola, la Cgil attacca: «Ritardi sui fondi per le assunzioni»

Sabato 7 Dicembre 2019
Scuola, la Cgil attacca: «Ritardi sui fondi per le assunzioni»
SCUOLA
PORDENONE Partenza a rilento per l'accesso ai fondi regionali, 1.25 milioni per il corrente anno scolastico, destinati alle assunzioni di personale Ata e di insegnanti di sostegno. A un mese di distanza dall'assegnazione delle risorse, solo il 15% delle scuole assegnatarie le hanno utilizzate. A rivelarlo è Adriano Zonta, segretario regionale della Flc, il sindacato scuola della Cgil, che ribadisce le critiche già espresse sulle carenze di comunicazione da parte della Regione e dell'Ufficio scolastico regionale. «Questa importante iniziativa, apprezzata anche dalla Flc-Cgil spiega Zonta risulta attualmente compromessa nell'efficacia per la poca chiarezza che c'è stata nelle comunicazioni e per le contraddizioni tra la delibera regionale e le successive indicazioni dell'Usr». Oltre a segnalare il modesto utilizzo delle risorse in queste prime settimane, Zonta lamenta conseguenze negative sotto il profilo contrattuale, dal momento che i pochi lavoratori finora assunti in virtù delle risorse regionali risultano spesso inquadrati con contratti a progetto e quindi sottopagati rispetto ai loro colleghi. «La contraddittorietà delle indicazioni impartite a livello regionale spiega Zonta sta rallentando il lavoro delle segreterie, già sotto organico, e rischia di essere causa di molti contenziosi davanti ai giudici del lavoro». I problemi sono legati anche alle difficoltà delle scuole nell'attivare contratti a termine, forma di assunzione indicata dallo stesso accordo tra ministero e Miur. «Preso atto di questa difficoltà prosegue Zonta l'Usr aveva indicato come soluzione ai dirigenti scolastici il ricorso a contratti a progetto, contraddicendo l'accordo e lasciando le scuole nell'incertezza più totale». Il numero uno della Cgil Fvg lamenta inoltre la mancanza di circolari sulle modalità di accesso ai fondi e l'assenza di un accordo quadro tra Regione, Usr e sindacati sulle procedure di assunzione, «che la stessa Cgil scuola aveva sollecitato ma che è stato categoricamente rifiutato dall'assessore». Ma le critiche non si fermano qui. Secondo la Flc-Cgil «non c'è stato modo di capire quali criteri siano stati adottati dall'Usr nella distribuzione dei fondi alle scuole, tanto che alcuni istituti, a quanto ci risulta, si sono visti assegnare risorse sul sostegno di cui non avevano necessità». Da qui, conclude Zonta, l'ipotesi sempre più tangibile che un'azione in sé positiva della Regione si riveli un onere piuttosto che un aiuto, «vista la difficoltà delle procedure di assunzione del personale aggiuntivo».
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