Scovata in Spagna la nomade con 16 alias e 11 anni da scontare

Mercoledì 17 Ottobre 2018
IL CASO
PORDENONE Ha 22 anni, sedici alias, dieci sentenze di condanna collezionate tra il 2009 e il 2016 che hanno fatto lievitare il cumulo di pene da scontare a 11 anni 1 mese e 7 giorni di reclusione. L'ultima sentenza è stata inflitta dal Tribunale di Pordenone perchè assieme a una complice era stata sorpresa dai carabinieri con un kit da scasso ben rifornito: schede in plastica, cacciaviti di ogni tipo e misura, una pinza inglese. Fu condannata a un anno e mezzo di reclusione, perchè tra le accuse c'era anche quella di aver dichiarato di essere minorenne. Daniela Veljkovic, nata occasionalmente a San Vito al Tagliamento da genitori croati, deve proprio a quella sentenza la sua cattura. Nei suoi confronti è stato emesso dalla Procura di Pordenone un mandato di arresto europeo. I Carabinieri l'hanno cercata ovunque, anche a Calusco d'Adda, in provincia di Bergamo, dove sarebbe dovuta andare ai domiciliari nel 2014, come disposto dal Tribunale di Cremona nell'ambito di un altro procedimento. In realtà nei due container e in una casetta in legno abusiva che si trovano in mezzo ai campi non è stata trovata. I carabinieri hanno trovato soltanto un cartello con la scritta fabbricato abusivo sottoposto a procedimento di ingiunzione di demolizione. Lì non si era mai presentata.
Nessuna traccia nemmeno nella zona di Torino, luogo di nascita della madre. È stata invece arrestata in Spagna, a Madrid, grazie a un controllo di polizia. Il suo nome era associato al mandato di arresto europeo. Una volta accertato che si trattava della ventiduenne croata ricercata dai carabinieri del Reparto operativo Nucleo investigativo di Pordenone è stata arrestata ai fini estradizionali. Il nome della ventiduenne è legato a ben dieci mandati di arresto europeo e sta per essere trasferita in Italia, dove sconterà il suo conto rimasto aperto con la giustizia. Molte delle condanne inflitte nel nostro Paese sono state inflitte da Tribunali per i minorenni: Brescia, Perugia, Ascoli, Trieste, Cremona e Bologna. Ogni sentenza è abbinata a un diverso nominativo.
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