Scontro al semaforo, nei guai finisce il testimone

Venerdì 24 Gennaio 2020
L'INCIDENTE
AVIANO Ha sempre sostenuto di essere passato con il verde. Nicola Frate, 48 anni, di Aviano, si è ritrovato a difendersi dall'accusa di lesioni stradali. Rischiava condanna e patente di guida. È stato invece assolto perchè il fatto non sussiste. A rischiare adesso è un testimone, per il quale il giudice Iuri De Biasi ieri ha trasmesso gli atti alla Procura affinchè valuti se procedere per falsa testimonianza.
L'incidente risale al 17 febbraio 2018. Frate alla guida di una Opel Insigna percorre via Piave. Al semaforo di via Marconi prosegue verso via Garibaldi, ma centra la fiancata destra di una Toyota Yaris condotta da una 71enne di Roveredo che proviene da via Marconi, diretta verso Caster d'Aviano. La donna rimane politraumatizzata e riporta una prognosi di oltre 60 giorni. «Sono passato con il verde», insiste Frate. Anche la ferita riferisce di aver attraversato con la luce verde. Non ci sono testimoni, ma dopo una decina di giorni si fa avanti un giovane: «Lui aveva il rosso - dichiara alle forze dell'ordine - la signora rimasta ferita è passata con il verde».
Frate si è ritrovato a rispondere di lesioni stradali. Alla prima udienza il testimone non si è presentato. La difesa - gli avvocati Luciano Rizzo e Valeria Managò - hanno prodotto una perizia sulla dinamica e messo in dubbio la testimonianza tardiva. «Era amico del figlio della ferita - spiega l'avvocato Rizzo - e non si spiega per quale motivo quel giorno non si fosse fermato a prestare soccorso, ma si sia fatto avanti dieci giorni dopo». Un comportamento che non ha convinto nessuno. Il vpo Beatrice Toffolon ha concluso per l'assoluzione e il giudice, oltre a confermare la richiesta della pubblica accusa, ha trasmesso gli atti al Pm affinchè valuti la posizione del teste.
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