Sconto Iva per chi paga con carta di credito Per Federalberghi è una follia di fine estate

Mercoledì 11 Settembre 2019
ALBERGATORI
PORDENONE L'ipotesi, sul tavolo del Governo, per un aumento selettivo dell'Iva dal 10 al 23% per chi paga in contanti negli alberghi è, per la presidente provinciale di Ascom - Federalberghi, Giovanna Santin, «una vera follia di fine estate e una discriminazione su base nazionale». L'idea di questo nuovo Governo per reperire risorse e che riguarderebbe alcuni settori ritenuti a maggior rischio di evasione, sta gettando nel panico gli operatori del settore. «La maggiore Iva - afferma Santin - graverebbe solo su chi paga in contanti, mentre chi lo fa con la carta credito riceverebbe un rimborso dell'imposta versata in più. Ormai il pagamento negli hotel è effettuato al 90 per cento con carta elettronica. Il provvedimento annunciato, quindi, creerebbe solo un'inutile complicazione: quella di dover ricostruire il sistema di compensazione».
«Gli alberghi - sottolinea ancora Santin - sono controllati sostanzialmente da tutti i corpi dello Stato, a partire dalle Questure, quando depositano i documenti dei clienti, per continuare con i Comuni, che applicano l'imposta di soggiorno, per finire con la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle entrate, a consuntivo». Per la responsabile provinciale di Federalberghi, in un momento di flessione del mercato, il Governo deve agire sugli sgravi e sul cuneo fiscale. E conclude: «Se il  buon giorno si vede dal mattino  c'è veramente da preoccuparsi».
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