Sciopero dei medici, a rischio esami e visite programmate

Martedì 12 Dicembre 2017
BRACCIA INCROCIATE
PORDENONE Visite ed esami a rischio anche nelle strutture sanitarie pordenonesi per lo sciopero generale di 24 ore proclamato per oggi da medici, veterinari e dirigenti sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale. Le urgenze saranno garantite, ma se l'adesione del personale dovesse essere alta, il rischio riguarda soprattutto esami e visite programmate, che potrebbero saltare.
In quel caso, l'impegno dell'Azienda sanitaria è quello di cercare di andare incontro agli utenti per evitare lunghi rinvii. La protesta è organizzata dalle organizzazioni sindacali Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazione veterinari e medici, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria.
Molti i motivi della protesta, a cominciare dai contenuti della Manovra fino allo stallo sul contratto: i sindacati denunciano infatti i contenuti della legge di bilancio 2018 all'esame del Parlamento. Un altro nodo è poi lo stallo del rinnovo del contratto, dopo otto anni di blocco legislativo.
Inevitabili una serie di disagi nell'erogazione delle prestazioni, anche se è impossibile prevederne l'entità. Di certo - conferma il direttore generale dell'Aas5 Giorgio Simon - saranno garantite tutte le prestazioni con carattere di urgenza.
Lo sciopero dei camici bianchi coincide con la nuova mobilitazione dei precari del Cro di Aviano, a venti giorni dalla scadenza di molti contratti, con una settimana - quella iniziata ieri e che si concluderà il 15 dicembre - di presenza con orario ridotto sul posto di lavoro. I precari infatti saranno presenti nei luoghi di lavoro solamente nella fascia oraria dalle 8.30 alle 11, mentre dalle 11 alle 12.30 si raduneranno in un presidio all'ingresso dell'Istituto per spiegare le ragioni della loro mobilitazione. Sarà comunque garantita la copertura di una fascia oraria minima, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei pazienti. Oltre all'intera attività laboratoristica e sperimentale, infatti, saranno interessati dall'iniziativa anche molti altri servizi quali la diagnostica, le sperimentazioni cliniche, la biobanca, il servizio di supporto psicologico, consulenze e attività informative oltre che ricreative del programma Patient education. Con questa iniziativa i lavoratori precari della ricerca del Cro intendono ribadire ancora una volta l'importanza del loro lavoro e manifestare il disagio di fronte al clima di incertezza sul loro futuro e su quello della ricerca sanitaria pubblica. Al momento, infatti, non esistono ancora proposte concrete per una soluzione strutturale al problema del precariato negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pubblici. Nonostante varie bozze di emendamento, nessuna finora è entrata nel testo della legge di bilancio che dovrà essere approvata dalla Camera e dal Senato probabilmente il prossimo 19 dicembre.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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