Savio, licenziati 50 colletti bianchi

Sabato 18 Maggio 2019
Savio, licenziati 50 colletti bianchi
PROGETTO DI SVILUPPO
PORDENONE Alla Savio Macchine Tessili di Borgomeduna è stato raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm che prevede l'apertura della procedura di licenziamento volontario e assistito per una cinquantina di impiegati. Il piano - che in teoria riguarda anche una ventina di operai indiretti sui quali però le valutazioni sono spostate più in là nel tempo - prevede l'accompagnamento volontario alla pensione per gli addetti che matureranno i requisiti per andarsene (anche con quota 100) entro il 2021. L'intesa prevede incentivi economici per chi deciderà di aderire al piano di snellimento. L'operazione si è resa necessaria in un periodo in cui il mercato del meccanotessile non è certamente facile. In particolare nei primi mesi del 2019 si sta assistendo a un calo di domanda sui mercati asiatici.
CONTI POSITIVI
E nonostante la società abbia chiuso i conti del 2018 (oltre a prevedere un piano di investimenti 2019) in modo positivo ritiene necessaria uno snellimento nella struttura impiegatizia: i colletti bianchi sono attualmente oltre 230 e il loro numero supera quello delle tute blu, cioé degli operai diretti di produzione. Il piano di riduzione è finalizzato ad alleggerire la struttura amministrativa. I lavoratori che decideranno volontariamente di lasciare a fabbrica potranno usufruire degli ammortizzatori sociali e di forme di incentivo equivalenti al 75 per cento della loro retribuzione fino alla pensione. Inoltre, l'azienda si è impegnata - nel momento in cui le condizioni di mercato lo renderanno possibile - ad assumere nuove figure professionali da inserire nella ricerca e sviluppo e nei reparti digitalizzati di industria 4.0.
INVESTIMENTI
«La direzione aziendale - si legge in una nota diffusa nella serata di ieri dall'azienda - ha confermato la volontà di implementare i livelli di investimento con l'obiettivo di lanciare nuovi prodotti e proseguire nelle attività di affinamento delle macchine per la roccatura, ha illustrato i piani di sviluppo commerciale in ambito globale con particolare attenzione per il Sud est Asiatico e la Cina ha precisato le azioni che intende perseguire per il miglioramento dell'efficienza aziendale». L'accordo prevede un generale snellimento delle procedure interne, l'affinamento della nuova piattaforma informatica con la diffusione di automazioni e in generale gli interventi tesi a fluidificare i flussi informativi e decisionali, anche nell'ottica Industry 4.0. «Per consentire lo sviluppo del progetto - spiegano dalla Savio - le parti hanno condiviso l'opportunità di costruire un percorso mirato a incentivare la fuoriuscita del personale, essenzialmente impiegatizio e indiretto, che potrà accedere, attraverso gli ammortizzatori sociali, al pensionamento. L'intesa raggiunta descrive chiaramente la necessità, per aderire a tale possibilità, di una consapevole e autonoma adesione dei lavoratori al progetto - conclude la nota - e l'accompagnamento di forme di incentivo economico che garantiranno ai lavoratori un trattamento economico complessivo equivalente al 75% della loro retribuzione fino al raggiungimento delle pensione». L'accordo, al quale si è giunti dopo un mese di confronto sindacale, punta a rafforzare l'impegno di Savio per una maggiore efficienze del sito pordenonese ed è stato siglato «nella tradizione - aggiunge l'impresa - delle relazioni sindacali all'insegna di un metodo condiviso e non traumatico nella gestione delle conseguenze occupazionali dei piani di sviluppo intrapresi».
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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