Sanità, giunta pronta a decidere su Simon

Giovedì 23 Maggio 2019
Sanità, giunta pronta a decidere su Simon
LA DECISIONE
PORDENONE Sembra ormai essersi trasformata in una sorta di odissea senza fine. Ma ormai i tempi (quelli tecnici, non quelli politici) sono improrogabili: la giunta regionale si accinge a scegliere chi guiderà la sanità pordenonese. E dire che non si tratta di una scelta definitiva: il timoniere dell'Azienda sanitaria 5 che sarà individuato - molto probabilmente nella riunione di giunta di domani pomeriggio - guiderà soltanto per alcuni mesi, cioé fino alla nomina del nuovo direttore generale che rimarrà in carica per un periodo di almeno tre anni. Si tratta, dunque, di una scelta che individuerà un manager traghettatore che dovrà rimanere al vertice dell'Aas5 solo temporaneamente.
SCELTA TEMPORANEA
Probabilmente fino a dopo l'estate, poiché già in autunno l'assessorato alla Salute guidato da Riccardo Riccardi (che ha già avviato nelle settimane scorse tutte le procedure per la selezione dei manager sanitari) intende chiudere la partita delle nomine dei nuovi direttori di tutte le Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Ma mentre le altre Aziende degli altri territori regionali (in quanto soggette a modifiche organizzative previste dalla riforma regionale avviata subito dopo l'insediamento della maggioranza di centrodestra) sono state commissariate nella prima fase della giunta Fedriga, l'Azienda 5 pordenonese ha mantenuto sia la propria organizzazione perimetrale sul territorio che i propri vertici. Ora, però, siamo arrivati alla scadenza del contratto del direttore generale Giorgio Simon: la data è quella del 31 maggio. Meno di dieci giorni, dunque. Per questo la decisione pare ormai imminente. E, d'altra parte, lo stesso direttore generale (nonostante abbia raggiunto i requisiti per la pensione) vista la situazione avrebbe dato la disponibilità a proseguire nel suo mandato fino alla fine dell'anno per poter chiudere alcune questioni riguardanti, in particolare, il cantiere dell'ospedale.
LA PROROGA
Sulla proroga, però, si sarebbe aperta una sorta di tensione politica nella maggioranza regionale. Fino a quasi provocare una frattura tra alcune forze. Da una parte Fratelli d'Italia che - con più prese di posizione anche pubbliche - ha bocciato la proroga di Simon. Anche Forza Italia (il partito dell'assessore alla Salute Riccardo Riccardi) non avrebbe mostrato molta disponibilità rispetto alla conferma post-contratto. Dall'altra parte la Lega che, invece, che avrebbe lavorato nelle ultime settimane per arrivare a una proroga del direttore in carica ritenendola - così avrebbero sostenuto diversi esponente leghisti - la cosa più logica: un direttore supplente per pochi mesi non avrebbe senso. Per questo, pare, che il presidente Fedriga abbia preso in mano la vicenda sulla quale dovrà decidere con l'assessore Riccardi per poi portare la delibera in giunta. In alternativa potrebbe esserci la nomina o del direttore amministrativo (Lorena Basso) e del direttore sanitario (Giuseppe Sclippa) proprio come supplente fino alla costituzione dell'elenco regionale di chi ha i requisiti per il ruolo di direttore generale e dunque alla nomina de futuro direttore generale definitivo. Ma anche in questo caso c'è chi ha sollevato una questione tecnica: il direttore sanitario Sclippa, essendo facente funzione, non avrebbe i requisiti per fare il supplente per un periodo di massimo tre mesi. Ma basterà aspettare soltanto qualche ora - a meno di nuovi rinvii su una vicenda ormai infinita - per capire chi guiderà l'Azienda dal primo giugno.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci