San Vito, dopo l'emergenza l'hospice tornerà alla sua funzione

Domenica 29 Marzo 2020
IL CASO
SAN VITO L'hospice di San Vito al Tagliamento non c'è più. Ma sarà ripristinato quando l'emergenza Covid-19 sarà rientrata. Nel giro di pochi giorni, da quando l'Azienda sanitaria in situazione emergenziale ha deciso di trasformare il reparto - punta di diamante della rete di assistenza delle cure palliative su scala provinciale - in reparto Covid-19, il personale ha lavorato per trovare risposte immediate ai pazienti oncologici che si trovavano ricoverati: oggi tutti hanno trovato adeguata collocazione. Chi è a casa assistito dalla rete di cure, chi è stato trasferito nell'analoga struttura di Sacile. Tutti seguiti da personale medico e psicologico, compresi i familiari.
Intanto il reparto dell'hospice di San Vito è stato già smantellato a partire dagli arredi. E sono state attuate misure utili a creare percorsi in sicurezza così che l'ex reparto oggi è isolato e blindato dal resto della struttura sanitaria, compresi gli spazi di medicina generale. Nel frattempo è stata messa insieme la task force che opererà nel reparto Covid-19: confermato il personale di professionisti esistenti, integrato con figure esterne. E sono state già attuate simulazioni in attesa del trasferimento di pazienti. Nel frattempo, scuotono il capo in molti a San Vito dopo la decisione comunicata dall'Asfo. Forti perplessità sono state espresse fin da subito dal sindaco Antonio Di Bisceglie e dal consigliere regionale Tiziano Centis. In queste ore si è aggiunta anche la voce dell'associazione Amici dell'hospice Il Gabbiano: Forse si poteva pensare a concentrare il tutto in un'unica struttura più capiente attrezzata, senza sparpagliare i pazienti ovunque. Chiedono quindi a tutte le cariche politiche regionali e sanitarie di rivalutare le decisioni prese, magari guardando al vicino Veneto e all'Emilia Romagna. È inoltre intervenuto l'ex direttore del Distretto di San Vito, Emilio Insacco: Alla luce di un Piano regionale delle emergenze Coronavirus e dei reparti di terapia intensiva, ogni struttura ospedaliera verrà interessata, in proporzione delle sue possibilità, da un numero adeguato di possibili pazienti e dunque anche San Vito. Però se si ritiene del tutto inadeguata l'idea di utilizzare lo spazio oggi destinato, dovrebbe essere compito del dirigente dell'ospedale di San Vito, d'intesa con il direttore generale, con la direzione centrale della salute, sentito il sindaco, proporre un'alternativa più adeguata. Ci si augura che una soluzione possa essere condivisa tra tutte le parti in causa in modo tale che anche il territorio del Sanvitese possa offrire un servizio a chi dovesse sfortunatamente averne bisogno».
Emanuele Minca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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