SAN VITO
Ancora oggi, a distanza di più di quarant'anni dalla sua scomparsa,

Sabato 26 Maggio 2018
SAN VITO
Ancora oggi, a distanza di più di quarant'anni dalla sua scomparsa, mi capita di scrutare i volti delle persone con la speranza di rivedere la luce degli occhi di Rossella. A parlare è Isabella De Nardo, moglie del medico di medicina generale Ernesto Preo, cugina dritta di Rossella. Sua mamma Clara infatti, era sorella di Sergio Corazzin. Non so cosa pensare di queste nuove rivelazioni: quest'inverno mi avevano contattato dalla trasmissione Chi l'ha Visto, che più volte si è occupata del caso di mia cugina: sembrava che qualcosa si stesse muovendo, che ci potessero essere degli sviluppi, ma non mi avevano saputo dire altro.
L'ESTATE MALEDETTA
Isabella ricorda bene quell'estate del 1975. In quel periodo Rossella è stata ospite per una settimana a casa mia: all'epoca vivevo con mio marito Ernesto a Padova. Avevo appena avuto mio figlio e avevo bisogno di una mano. E' stata mia ospite per aiutarmi, prima che partisse per le vacanze con i suoi genitori in Cadore. Mi ricordo che nei giorni a Padova, anche se avrebbe potuto, non uscì in giro per la città. Preferiva rimanere in casa. Era un'estate particolare: la piccola Rossella era stata bocciata in seconda (sarebbe la quarta superiore, ndr.). Non si era capito come mai: aveva una borsa di studio per meriti scolastici e aveva sempre studiato con profitto al liceo classico statale a Pordenone. La notizia della bocciatura aveva creato malumori nella sua famiglia e Rossella mi ringraziò e mi fu grata quando le chiesi di venire da me a Padova. Isabella continua nei ricordi raccontando che sua cugina aveva un carattere un po' introverso, ma c'è da dire che i suoi genitori la tenevano tanto controllata. Era come se avessero il terrore di perderla. E dopo quel 21 agosto del 1975, la famiglia è andata a rotoli».
FAMIGLIA DISTRUTTA
Mio zio, morto nel 1980, non ha più parlato. Mia zia invece ha dimostrato grande carattere e forza: ha smosso mare e monti per cercarla. L'idea che mi ero fatta della sua scomparsa? Persa nel bosco e il suo corpo non verrà mai ritrovato. Potrebbe aver preso un sentiero sbagliato quando il tempo mise al brutto e non aveva le calzature adatte. Isabelle ricorda ancora che quel giorno aveva addosso un golfino: lo avevo prestato a lei come si fa tra cugine. E poi aggiunge: Quando vado in giro, guardo sempre se una faccia le assomiglia: non la scorderò mai. Elisanna l'ha aspettata ogni giorno della sua vita, fino all'ottobre 2009, quando il suo corpo si è spento. Elisanna, la mamma di Rossella, ha sempre sperato e la sua vita è rimasta ferma al 1975. Non spostò mai la bicicletta della figlia che era rimasta appoggiata al muro, sotto il balcone. Raccontava a chi le chiedeva: E' quella di Rossella: ho dovuto cambiare le gomme, farla mettere un po' a posto, dopo tanto tempo, ma da lì non la muovo perché quando Rossella torna a casa, la deve trovare dove l'ha lasciata». Elisanna Corazzin è stata una donna fortissima. Quando Rossella torna - raccontava -, non può trovare la sua casa vuota: ad aspettarla ci sono solo io. Mio marito Sergio è morto il 15 febbraio 1980, cinque anni dopo la scomparsa della nostra bambina. Per i medici era stato un ictus, ma io so che è morto di crepacuore. Elisanna non ha mai perso la speranza: Sono sicura che sia viva. Lo sento. E l'aspetto. Teneva in ordine le cose di Rossella, le lavava e le rimetteva sul letto perché può entrare da quella porta in ogni momento.
Emanuele Minca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci