San Giorgio, sui lavori l'incognita esposto

Giovedì 19 Ottobre 2017
San Giorgio, sui lavori l'incognita esposto
I LAVORI
PORDENONE Lavori edili in linea con il tabellino di marcia, ma su tutto incombe ancora l'incognita dell'esposto presentato dalla Sovrintendenza. Oltre, naturalmente, a quella che riguarda le risorse con le quali finanziare la seconda parte dei lavori. Anche se nulla traspare dall'esterno, proseguono anche in questi giorni i lavori sulla parte sommitale del campanile: «Se tutto andrà come previsto - spiega l'ingegner Sergio Dell'Anna, che coordina gli interventi - nell'arco di una quindicina di giorni inizieremo il montaggio della nuova struttura metallica che porta le campane, realizzata con alla base un appoggio in neoprene che serve a smorzare i picchi di sollecitazioni, per quanto la solidità del campanile non lo renda necessario». Nel frattempo, gli operai stanno installando le griglie a tutte le finestre della cella campanaria, in modo tale da poter poi operare in sicurezza. Per quanto riguarda le opere edili, si è provveduto al restauro della parte sommitale, mentre resta da realizzare il restauro della sfera e l'applicazione alla sfera stessa di una struttura di acciaio alla quale ancorare la statua. La statua, appunto. Proprio quella rappresenta al momento l'incognita maggiore che pesa sulla prosecuzione dei lavori, dopo l'esposto presentato alla Procura della Repubblica dalla Sovrintendenza archeologica di Udine, che contesta un presunto danneggiamento della statua del santo provocato dalla scelta di segarla all'altezza delle caviglie al momento della rimozione dal campanile, con i piedi che sono rimasti nel blocco costituito dal corpo del drago. Per la fase successiva dei lavori si attende infatti la decisione del magistrato, che potrebbe archiviare l'esposto considerandone non condivisibili le ragioni oppure, sulla scorta delle valutazioni di un consulente tecnico chiamato a stabilire se le rimostranze della Sovrintendenza siano invece fondate, individuare le responsabilità. In entrambi i casi, è difficile stabilire quali potrebbero essere i tempi della decisione. Nel frattempo, si continuano gli interventi edili, che andranno probabilmente avanti per i prossimi due mesi, fino alla necessaria sospensione invernale, dal momento che le condizioni meteorologiche renderebbero impossibile lavorare a quelle altezze. In quel caso, gli interventi di completamento potrebbero essere realizzati in primavera, rispettando i tempi imposti dalla Regione che ha previsto il completamento dell'opera per il mese di agosto del 2018. A quel punto, se la controversia giudiziaria si chiudesse in tempi brevi, i mesi invernali potrebbero essere impiegati per gli interventi di restauro della statua che, al contrario delle opere edili, sono evidentemente realizzati all'interno di un laboratorio e possono svolgersi senza problemi nella stagione fredda. In questo modo, la statua potrebbe essere pronta per ritornare in cima al campanile, da dove è stata rimossa nel maggio dello scorso anno. Resta, in ogni caso, la seconda incognita, che riguarda le risorse. I lavori in corso attualmente sono realizzati grazie al contributo regionale di 300mila euro, messo peraltro a rischio dalla controversia. Ma il finanziamento regionale sarà sufficiente a realizzare una prima tranche di lavori, che riguardano appunto la parte sommitale, dal pavimento della cella campanaria in su, con il restauro della parte esterna, la sistemazione delle parti danneggiate, la posa della struttura metallica interna alla cella che dovrà sostenere la statua e il castello delle campane. La fase successiva dovrebbe interessare l'intero fusto del campanile: un lavoro imponente, ma ancora tutto da finanziare.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci