Salute mentale Associazioni a confronto con Riccardi

Venerdì 26 Aprile 2019
SANITÀ
PORDENONE Rafforzare la posizione dei pazienti e dei loro familiari al centro dei servizi per la salute mentale rispondendo ai bisogni di una fragilità sempre più estesa nella società. Così il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi, con delega alla Salute e alle Politiche sociali e Disabilità, in un incontro a Trieste con le associazioni dei familiari delle persone che soffrono di disturbi mentali, coordinate da Daniela Careddu. Riccardi ha accolto l'invito dei sodalizi a intervenire l'11 maggio al Centro Balducci di Zugliano all'evento Il Friuli Venezia Giulia verso la conferenza nazionale per la salute mentale. L'appuntamento è stato salutato come una prima opportunità di confronto, dopo molti anni, con le associazioni dei familiari volontari in vista dell'incontro che l'Amministrazione regionale avrà la prossima settimana con i direttori dei Centri di salute mentale. «Le famiglie sono uno dei pilastri di un sistema complesso - nella valutazione della Regione - e per questo hanno il diritto di essere ascoltate e di costituire un interlocutore - ha detto Riccardi - Se il Piano regionale di salute mentale varato nel 2018 presenta elementi positivi, la Regione non lo cestinerà, ma cercherà di migliorarlo trovando le soluzioni con un approccio laico e non ideologico». Secondo l'Amministrazione regionale si tratta, piuttosto, di reinserire la cura delle sofferenze mentali nel contesto delle fragilità sociali croniche e di sistema. Dalle sei associazioni rappresentate all'incontro nella sede della direzione regionale Salute sono emersi stati d'animo, valutazioni e richieste tra cui l'ampliamento delle borse lavoro e l'abbattimento del limite di sette anni nella fruizione del Fap (Fondo per l'autonomia possibile) previsto per i destinatari dei servizi di salute mentale.
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