SACILE
La celebrazione della Virgo Fidelis, protettrice dell'Arma dei Carabinieri, e la commemorazione del 79. anniversario della Battaglia di Culqualber in Africa (agosto-novembre 1941), hanno riunito in Duomo i carabinieri della caserma di viale Lacchin guidati dal comandante della Compagnia, il tenente colonnello Michele Grigoletto e della stazione, luogotenente Alessandro Battistella. Presente anche il labaro della sezione sacilese della Associazione carabinieri in congedo e i suoi rappresentanti. Attorno a loro una comunità riconoscente per l'impegno con cui operano per garantire una città sicura. Ad accoglierli in Duomo c'era il parroco monsignor Gianluigi Papa. Al termine della messa un rappresentante dell'Arma ha letto la preghiera del Carabiniere, mentre il comandante Grigoletto ha ricordato l'eroismo del 1^ Battaglione Carabinieri e Zaptiè che il 21 novembre 1941 si è sacrificato in una delle ultime cruente battaglie in Africa. Ha aggiunto che per quel fatto d'armi alla bandiera dell'Arma è stata conferita la seconda medaglia d'oro al valore militare. Nella motivazione si sottolinea come il battaglione per tre mesi affrontò «con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava». Ha aggiunto che «quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all'estremo sacrificio. A tutti loro - ha concluso - a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita noi vogliamo rendere onore». Ed è stato un grazie silenzioso ma sentito quello che la comunità ha tributato ai carabinieri caduti in Africa, ma anche a quelli che ogni giorno «in silenzio ci sorvegliano, rendono la nostra città sicura, aiutando chi ha bisogno, spesso in situazioni non facili come quelle che stiamo vivendo», sottolineavano i fedeli uscendo dal Duomo.
M.S.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA La celebrazione della Virgo Fidelis, protettrice dell'Arma dei Carabinieri, e la commemorazione del 79. anniversario della Battaglia di Culqualber in Africa (agosto-novembre 1941), hanno riunito in Duomo i carabinieri della caserma di viale Lacchin guidati dal comandante della Compagnia, il tenente colonnello Michele Grigoletto e della stazione, luogotenente Alessandro Battistella. Presente anche il labaro della sezione sacilese della Associazione carabinieri in congedo e i suoi rappresentanti. Attorno a loro una comunità riconoscente per l'impegno con cui operano per garantire una città sicura. Ad accoglierli in Duomo c'era il parroco monsignor Gianluigi Papa. Al termine della messa un rappresentante dell'Arma ha letto la preghiera del Carabiniere, mentre il comandante Grigoletto ha ricordato l'eroismo del 1^ Battaglione Carabinieri e Zaptiè che il 21 novembre 1941 si è sacrificato in una delle ultime cruente battaglie in Africa. Ha aggiunto che per quel fatto d'armi alla bandiera dell'Arma è stata conferita la seconda medaglia d'oro al valore militare. Nella motivazione si sottolinea come il battaglione per tre mesi affrontò «con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava». Ha aggiunto che «quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all'estremo sacrificio. A tutti loro - ha concluso - a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita noi vogliamo rendere onore». Ed è stato un grazie silenzioso ma sentito quello che la comunità ha tributato ai carabinieri caduti in Africa, ma anche a quelli che ogni giorno «in silenzio ci sorvegliano, rendono la nostra città sicura, aiutando chi ha bisogno, spesso in situazioni non facili come quelle che stiamo vivendo», sottolineavano i fedeli uscendo dal Duomo.
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