Ruba oro all'anziana, stangata falsa dipendente regionale

Martedì 16 Ottobre 2018
IL PROCESSO
PORDENONE Si presentò come una dipendente della Regione Fvg delegata alla sicurezza, per la precisione un'addetta alla prevenzione dei furti. Una pordenonese di 73 anni, residente a Vallenoncello, la fece entrare in casa e l'ascoltò attentamente. «Signora - le disse la sconosciuta - dovrebbe farmi vedere dove nasconde soldi e oro...». Era la mattina dell'8 luglio 2015 e la finta dipendente regionale si allontanò da Pordenone con un bottino di preziosi e 700 euro in contanti. La vittima chiamò tempestivamente i carabinieri, che fermarono una Nissan Micra azzurra con a bordo Caterina Cassol, 55 anni, e la figlia Isenia Cassol, 29, entrambe residenti a Vedelago e finite a processo per concorso furto in abitazione. La madre ieri è stata condannata a 3 anni e 6 mesi di reclusione dal giudice onorario Andrea Scorsolini; la figlia, sospettata di aver fatto da palo durante il furto, è stata assolta, troppi dubbi sulla sua identificazione attraverso la vittima. Erano entrambe difese dall'avvocato Giuseppe Antoniazzi.
La refurtiva non è mai stata recuperata. All'anziana furono sottratti una fede nuziale in oro, l'anello di fidanzamento in oro bianco con brillantino; un anello di fidanzamento da uomo in oro bianco con brillantino, un altro anello con un'acquamarina circondata da diamanti, una collana in oro con un crocifisso e una con la medaglia della madonna, un bracciano in oro con due granchi svizzeri come ciondoli, infine un paio di orecchini e un anello in oro bianco abbelliti da una pietro di colore blu. Era l'oro di famiglia, i ricordi dei momenti più belli della vita dell'anziana di Vallenoncello.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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