Robotica, al Kennedy l'oro olimpico

Lunedì 6 Luglio 2020
Robotica, al Kennedy l'oro olimpico
LA STORIA
PORDENONE L'Isis Kennedy chiude in bellezza vincendo le Olimpiadi nazionali di robotica sezione Acqua. Un traguardo importante dedicato alla memoria del professor Luigi Verardo che aveva iniziato questo progetto. In finale nazionale l'istituto di via Interna era giunto con ben tre squadre, tutte finaliste sbaragliando un centinaio di istituti italiani e arrivando nei primi 30 posti. Ma la vittoria ha qualcosa di sensazionale se si pensa che prima del Covid, il Kennedy si era aggiudicato il primo premio alle Olimpiadi di informatica.
I PROTAGONISTI
Un plauso va al docente Antonio Screti, la mente di questo progetto assieme al referente per la robotica, Salvatore Adamo. E poi ci sono loro, i ragazzi, menti smart che mettono in pratica quanto appreso tra i banchi e durante le videolezioni, in particolare Natoliy Karpushkin della 4Amm, Leonardo Borsatti della 3Bia e Davide Nadin 3Cia.
Un accesso alla finale grazie ad un progetto ereditato dalle classi 5^A e 5^B MP. La premiazione è avvenuta tramite diretta streaming in collegamento con Genova.
PROGETTO VINCENTE
Al primo posto, dunque, un sensore che fa una serie di misurazioni raggiungendo gli ambienti acquatici inquinati e invia i dati ad una app che monitora i flussi. «Il valore aggiunto di questa vittoria commenta la dirigente del Kennedy, Laura Borin sta nella sinergia tra due indirizzi della scuola, informatica e meccanica. I nostri docenti e i ragazzi non finiscono mai di stupire, così abbiamo chiuso felicemente anche quest'anno scolastico in cui i ragazzi hanno lavorato al progetto attraverso un distanziamento dai loro professori e da loro stessi, operando a livello progettuale e pratico da casa. Si sono molto impegnati e questo li ha decisamente premiati. Il Kennedy - aggiunge la dirigente - ha deciso di investire sul settore della robotica, il futuro che già ora offre importanti soddisfazioni, facendo importanti acquisti per una scuola innovativa».
L'istituto si è procurato sia kit di robotica da far sperimentare agli studenti durante l'open school, perché si è visto l'interesse per i ragazzi delle medie, sia materiali per la specializzazione del triennio, per la realizzazione di compiti autentici come il sensore sottomarino che manda dati alla app e può aiutare a contenere l'inquinamento dell'acqua marina, lacustre o altro.
MATERIALI LOW COST
Tale risultato si è verificato grazie alla squadra di Screti e Adamo, utilizzando materiali a low cost e un'alta competenza nella programmazione informatica e nella modellazione grafica, mettendo assieme il meglio dell'area meccanica e di quella informatica.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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