RISCHIO APERTO
PORDENONE Si annuncia una nuova brusca frenata nella campagna

Domenica 24 Gennaio 2021
RISCHIO APERTO
PORDENONE Si annuncia una nuova brusca frenata nella campagna vaccinale. Dal summit di ieri pomeriggio tra governo e Regioni sono arrivate notizie piuttosto preoccupanti. La fornitura della Pfizer per il Fvg slitta a giovedì prossimo: potrebbero essere tagliate 8mila delle 10.500 dosi previste. Ma la botta più pesante potrebbe essere quella delle settimane a venire: se le notizie di ieri sui tagli AstraZeneca saranno confermate verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni in Italia. In rapporto agli abitanti per la Regione potrebbe (anche se ieri sera non vi erano conferme) significare una drastica riduzione dalle 160 mila dosi previste a 68 mila. In che significa quasi 100mila in meno, 50 mila le persone (probabilmente appartenenti alle categorie fragili degli over-80 e dei disabili) a rischio vaccino. Ma già il nuovo taglio unilaterale di Pfizer per questa settimana causerà un nuovo stop alla campagna delle prime iniezioni oltre le due settimane già previste. E non è escluso che la Regione si veda costretta a tenere le agende delle prenotazioni chiuse anche oltre l'inizio di febbraio. Come era stato inizialmente previsto. Dal report, illustrato ieri sera nel vertice tra Esecutivo e Regioni, le somministrazioni in Fvg sono state riviste al ribasso: dalle 35mila alle 32 mila, sulle 44mila dosi disponibili. Rispetto alle nuove riduzioni ieri sera il vicepresidente Riccardo Riccardo ha detto: «Pfizer ha deciso un nuovo taglio unilaterale alle spedizioni del vaccino e la campagna preventiva in Friuli Venezia Giulia rischia una brutta frenata». Una situazione che consentirà di proseguire - almeno questa settimana - con i richiami. Mentre sul resto ci sono densissime nebbie. Unica magra consolazione l'arrivo in Fvg nei prossimi giorni delle prime 1.300 dosi del vaccino Moderna.
SCENARIO INCERTO
Una quantità piuttosto esigua che non rivoluziona certo il piano vaccinale ma che consentirebbe qualche prima dose in più. Nel frattempo le prenotazioni nelle agende per le prime immunizzazioni del personale sanitario e di ospiti delle case di riposo rischiano di slittare più avanti rispetto al 1.febbraio. Concreto invece il rischio di uno spostamento in avanti rispetto ai programmi nella vaccinazione per gli over-80.
BUONE NOTIZIE
Intanto nel grande caos vaccini c'è una certezza. Venerdì sera dalla direzione dell'Asfo sono state confermate le seconde vaccinazioni in quelle case di riposo che tre settimane fa erano state le prime ad avviare l'immunizzazione di ospiti e operatori. Si comincerà martedì con le casa Serena di Torre e con la casa di Cordenons. In quest'ultimo caso, tra l'altro, si è registrata una percentuale molto alta (oltre l'85 per cento) di adesione da parte degli operatori sanitari. Giovedì toccherà poi alla casa di riposo di San Vito al Tagliamento, dove, proprio ieri, si è avuta la conferma della fine del focolaio dopo un periodo terribile di diverse settimane segnato da molti lutti. In settimana saranno anche altre in regione le case per anziani in cui si procederà con i richiami. «Una parte delle forniture - ha sottolineato ieri l'assessore e vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi - era stata accantonata proprio per fare fronte a eventuali imprevisti. E questo ci consente di andare avanti con la vaccinazione tra i sanitari e nelle case di riposo. Altre Regioni non lo hanno fatto e si sono trovate di fronte a maggiori difficoltà».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci