Ricercatori precari del Cro a rischio duplice appello a Regione e governo

Sabato 20 Ottobre 2018
Ricercatori precari del Cro a rischio duplice appello a Regione e governo
L'EMERGENZA
PORDENONE Il caso della cinquantina di ricercatori precari del Cro di Aviano che sono ancora in attesa di sapere se il loro contratto verrà rinnovato alla fine dell'anno approda di nuovo in Senato. Dopo l'intervento del senatore di Fratelli d'Italia Luca Ciriani, anche Franco Dal Mas prende posizione. Il senatore forzista ha infatti annunciato la presentazione di un'interrogazione urgente ai ministri della Salute e dell'Istruzione, Giulia Grillo e Marco Bussetti per sapere quali urgenti iniziative intendano adottare al fine di sanare la situazione dei precari del Cro e più in generale di tutti i precari del sistema della ricerca: «È intollerabile - attacca Dal Mas - che per l'insipienza del governo, che persevera nel non definire due semplici atti amministrativi ministeriali, 50 ricercatori precari del Cro di Aviano rischino a fine anno di non vedersi rinnovare il contratto. E ancora più intollerabile è l'assordante silenzio dei referenti locali del governo nazionale che si comportano come se la cosa non li riguardasse. Eppure il Cro di Aviano - aggiunge Dal Mas - è una delle eccellenze del nostro territorio, salvaguardarlo dovrebbe rappresentare il punto focale dell'azione politica di ogni rappresentante delle istituzioni. Si faccia presto e bene».
E che «il personale medico precario del Cro di Aviano» abbia «tutto il diritto di esigere la stabilizzazione, nel rispetto dei principi di equità e garanzia del servizio pubblico» è quanto sottolinea anche la consigliera regionale di Forza Italia Mara Piccin che annuncia a sua volta un'interrogazione alla giunta Fedriga per sapere se è nelle intenzioni dell'Esecutivo regionale sollecitare il governo nazionale affinché provveda alla celere adozione degli atti indispensabili, ovvero la definizione dei profili professionali nel contratto nazionale Comparto Sanità e i decreti attuativi ministeriali. Provvedimenti - ribadisce Piccin - che diventano urgenti per evitare che, qualora entrassero in vigore le misure e i sistemi di valutazione previsti dalla cosiddetta legge nazionale Piramide venga stabilizzato «solamente un ricercatore su cinque dei 149 attualmente attivi al Cro, mentre per gli esclusi residuerebbe il mero rinnovo della borsa di studio».
Da parte sua, il senatore Luca Ciriani, pone l'accento su un punto cruciale: «La settimana prossima - sostiene - saremo chiamati ad approvare la legge che istituisce il Registro tumori: mi chiedo come si potrà legiferare in merito, se non garantiamo certezza ai ricercatori. Queste persone - conclude - chiedono semplicemente la dignità che nasce dal lavoro e chiedono di non subire l'umiliazione di doversi rivolgere alla ricerca privata, di cercare un altro lavoro o di dover abbandonare il nostro Paese, bruciando così una vita intera dedicata allo studio e alla ricerca».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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