Regione, bonus bebè da 1200 euro

Sabato 24 Febbraio 2018
NUOVA MISURA
TRIESTE La lotta alla denatalità si concretizza in Friuli Venezia Giulia con l'erogazione di 1.200 euro all'anno per ogni bambino nato o adottato dal primo gennaio 2018. La nuova misura attiva di sostegno alle famiglie con figli è stata annunciata a Trieste dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani (in foto), affiancata dal vicepresidente Sergio Bolzonello e dall'assessore alla salute Maria Sandra Telesca. Il contributo può essere richiesto entro tre mesi dalla nascita del figlio dai nuclei famigliari con Isee inferiore ai 30mila euro e con le stesse modalità della Carta famiglia. Per accedere al beneficio, la famiglia deve essere residente in Friuli Venezia Giulia da almeno 24 mesi: si tratta di un provvedimento cumulabile al bonus bebè nazionale per il quale, però, il limite Isee è fissato a 24mila euro. Chiarisce Serracchiani: «Dai 24mila ai 30mila euro i nuclei che ne faranno richiesta prenderanno solo la misura regionale». A fronte degli 8mila nati all'anno in regione, si stima che gli Isee inferiori a 30 mila euro siano circa il 60-65%. Inizialmente la Regione sosterrà l'iniziativa attraverso una posta di bilancio triennale con lo stanziamento di 4,3 milioni per l'anno in corso, circa 10 milioni per il 2019 e 11,5 milioni per il 2020. A regime, il costo complessivo dell'operazione è di circa 20 milioni di euro. Il contributo verrà erogato in due soluzioni ed «eventualmente in modo anticipato» fino al terzo anno di età del bambino. Il provvedimento, in pieno clima elettorale, ha però fatto scattare l'attacco del centrodestra. «L'ipocrisia del Pd non ha limiti né pudore, aspettano gli ultimi atti della legislatura per varare misure a sostegno della famiglia e costruirsi una campagna elettorale con i soldi pubblici, ma i figli non si fanno solo quando cambiano i Governi» tuona la leghista Barbara Zilli, ricordando che proprio Serracchiani «ha dapprima cancellato il bonus bebè e ignorato ogni proposta leghista sul tema della natalità, mentre il Pd ci diceva che abbiamo bisogno dei figli degli immigrati per sopravvivere». E conclude «Requisiti strutturali e stringenti e pochissime risorse destinate: questa è la ricetta degli aiutini spot di cui si vanta la Giunta a fine legislatura». «Da cinque anni il Centrodestra sollecita misure per la natalità e la maternità. Meglio tardi che mai, ma il tempismo è sospetto»: questa invece la chiusa di Renzo Tondo.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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