Rapporti tesi con i Comuni, Cordenons chiede 130mila euro

Giovedì 13 Febbraio 2020
Rapporti tesi con i Comuni, Cordenons chiede 130mila euro
I CONTENZIOSI CON GLI ENTI
CHIONS Quella tra il Rifugio di Villotta e i Comuni del Pordenonese non è stata solo una storia di (tante) convenzioni e rapporti decennali, ma anche di contenziosi e incomprensioni che in alcuni casi hanno incrinato i rapporti tra le parti e portato negli anni anche a diatribe legali.
L'ultima in ordine di tempo vede contrapposti in una causa civile il Comune di Cordenons e il canile gestito da Aurora Bozzer. L'Ente ha contestato al Rifugio un danno quantificato in 130mila euro, dopo una fase di negoziazione assistita che non è andata a buon fine. La vicenda si trascina lentamente - ma con improvvise accelerazioni - dal 2017 e vede al centro della contesa nove cani randagi ritrovati negli anni precedenti sul territorio cordenonese. Dal 2010 gli animali sono custoditi al canile Alberone di San Pietro al Natisone, ma sino al 2014, per effetto di un primo cambio del gestore, il Comune ha pagato 130mila euro al Rifugio di Villotta. Nel giugno del 2017, allora, il canile Alberone ha chiesto all'Ente cordenonese di ottenere la cifra corrisposta invece al Rifugio. Si sono innescati due contenziosi: uno tra le due strutture private e uno tra il Comune e il Rifugio, con quest'ultimo accusato dall'Ente di essersi fatto pagare per un servizio in realtà mai svolto. La causa legale è ancora oggi in corso. A settembre del 2018, poi, un altro screzio tra Cordenons (il cui Comune nel frattempo si è affidato al canile di Rive d'Arcano) e il Rifugio di Aurora Bozzer: la titolare non restituisce all'Ente i cani recuperati prima del cambio di gestore del servizio e non lo fa perché gli esemplari sono più vecchi di 10 anni, quindi non trasferibili. Ne nasce un'altra schermaglia che coinvolge anche i Comuni di Pinzano, Brugnera e Aviano, i cui amministratori lamentano lo stesso problema.
Il caso più datato è invece quello che vide protagonista nel 2002 il Comune di Porcia. L'allora consigliere Mario Paronetto fu protagonista di alcuni blitz all'interno del Rifugio di Villotta nel tentativo di ottenere dalla titolare il trasferimento dei dieci cani ritrovati in precedenza a Porcia nella struttura La Cuccia di Azzano Decimo. In quegli anni il canile fu il teatro di una battaglia fatta di ingiunzioni, provvedimenti del giudice di pace (era stata fissata anche un'udienza) e infine chiusa con un accordo tra il Comune e il canile: al Rifugio andarono 5.400 euro per il mantenimento dei cani oggetto del contendere. Paronetto contestò, senza risultati, il pronunciamento della giunta espressa dalla sua stessa maggioranza.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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