RAPINA
PORDENONE Ancora nessuna traccia del malvivente che venerdì alle

Domenica 15 Dicembre 2019
RAPINA PORDENONE Ancora nessuna traccia del malvivente che venerdì alle
RAPINA
PORDENONE Ancora nessuna traccia del malvivente che venerdì alle 12.30, aveva tentato di rapinare la banca Antonveneta (gruppo Monte dei Paschi di Siena) di piazza XX Settembre. Le indagini, disposte dalla Procura di Pordenone, stanno procedendo a tutto campo. La polizia ha visionato le immagini del sistema di videosorveglianza dell'istituto di credito: immortalano la scena di quell'uomo che, con il volto travisato dal passamontagna, alto non più di un metro e 70, punta la pistola verso l'impiegata che è in cassa minacciandola di ammazzarla se non gli avesse consegnato i soldi. Il video non è però nitido e non si capisce se quella era un'arma vera o una pistola giocattolo. Gli uomini della Questura, nel tentativo di acquisire maggiori elementi, hanno acquisito anche le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale: in piazza XX Settembre sono presenti tre dispositivi in grado di riprendere l'intera area centrale.
IL RAPINATORE
Non si tratterebbe di un rapinatore professionista. Lo confermerebbero, in particolare, due elementi: il fatto che il malvivente, probabilmente una persona del posto, abbia subito desistito dai suoi intenti dopo essersi sentito dire dall'impiegata che la cassaforte era a tempo (i soldi sarebbero stati disponibili non prima di mezz'ora), e che si sia tolto il passamontagna dopo aver tentato di commettere la rapina. E' possibile che si sia trattato di un balordo o semplicemente di una persona che, in preda alla disperazione, ha tentato il colpo in una banca. Tra l'altro in pieno giorno. Immediato, venerdì mattina, era stato l'arrivo sul posto delle Volanti della polizia, insieme a personale della squadra mobile e della scientifica. Gli inquirenti, oltre alle immagini, avevano raccolto le testimonianze del direttore e dei dipendenti. Seppure visibilmente scossi, avevano saputo fornire indicazioni utili ai fini dell'indagine. Hanno raccontato di quell'uomo che, dopo aver dopo aver superato la bussola d'ingresso, che non aveva rilevato la presenza della pistola, aveva intimato ad un'impiegata di consegnargli i soldi della cassa. Ma il bandito non aveva fatto i conti con l'apertura temporizzata della cassaforte. Non gli era rimasto altro che allontanarsi a mani vuote, scappando da una porta secondaria.
I DIPENDENTI
Quelli vissuti dai sette dipendenti dell'istituto di credito di piazza XX Settembre erano stati momenti di paura. La cassiera, che si era vista puntare contro la pistola, era scoppiata in lacrime soltanto quando tutto era già finito ed erano arrivati i poliziotti della Questura.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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