Quote Atap, battaglia sulla vendita

Venerdì 15 Dicembre 2017
BANCO DI PROVA
PORDENONE Sarà il banco di prova per capire il futuro assetto di Atap. L'assemblea dei soci prevista per oggi sarà - oltre che la prima assemblea del nuovo presidente Narciso Gaspardo - anche la prima volta per il nuovo socio, Ferrovie Nord Milano. Dopo l'acquisto (sull'operazione c'è ancora il pool di legali nominati dal cda della società che sta passando sotto la lente il dossier) della società Mva, con le tre azioni milionarie, dall'ex presidente Mauro Vagaggini infatti Ferrovie Nord Milano siede in assemblea.
I SOCI
Dove siederanno - per effetto della redistribuzione delle quote ex Provincia - tutti i Comuni della Destra Tagliamento con un numero di quote rapportato ai residenti. La redistribuzione ha comunque rafforzato le partecipazione dei tre Comuni storicamente soci di maggioranza: Pordenone, Cordenons, Porcia che ora è di circa il 56%. È in particolare su questi Comuni, ma la proposta è all'intero territorio, che Ferrovie Nord, attraverso la neocostituita società Nuovo trasporto triveneto, punta per acquisire le eventuali quote messe in vendita dai municipi. L'obiettivo della società è quello di scalare Atap, arrivando al 51 per cento, per realizzare economia di scala e di efficientamento del servizio sul fronte della mobilità.
IL PROGETTO
«Ci poniamo come potenziale partner industriale - ripete il presidente di Fnm, Andrea Gibelli - con l'intenzione di proporre un progetto di crescita che potrebbe comprendere Pordenone all'interno di una vasta area legata al Veneto orientale e anche alla Lombardia con biglietti unici e percorsi che possano rendere il territorio maggiormente appetibile anche sotto l'aspetto del turismo. Un progetto che potrebbe generare sinergie, sviluppo e crescita. Nel pieno rispetto - sottolinea il presidente - dei territori e dei management locali». Insomma, Fnm intende presentare progetti non facce aggressive. «Non c'è un leone che viene a mangiare il territorio. La nostra storia - aggiunge Gibelli - e ciò che stiamo facendo nei territori della Lombardia, senza per altro nessuna polemica politica e con le amministrazioni di ogni colore, lo dimostra. Inoltre siamo una società partecipata al 57% dalla Regione Lombardia e siamo quotati in Borsa».
I SINDACI
Basterà a convincere i sindaci che sembrano restii a vendere? Intanto oggi in assemblea all'ordine del giorno c'è anche l'acquisto in proprio di azioni. È molto probabile che si tratti dello 0,96% di FriulAdria sul quale c'è la proposta di acquisto proprio di Ferrovie Nord. La stessa società eserciterebbe il diritto di prelazione bloccando così che Fnm si mangi la quota della banca. Intanto il sindaco Alessandro Ciriani lancia una proposta per compattare i Comuni: «Vista la situazione sarebbe opportuno congelare ogni operazione fino a dopo le elezioni regionali. La cosa più opportuna sarebbe che fosse la stessa Regione a incamerare le quote dei Comuni e poi valutare se e come venderle. Si eviterebbe così anche la strada di possibili ricorsi e controricorsi». Insomma, la battaglia è appena iniziata.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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