Pronto soccorso e malati fuori reparto, rete con il Policlinico

Martedì 5 Novembre 2019
L'EMERGENZA
PORDENONE Quando al Pronto soccorso di Pordenone le code e i tempi si allungano non esiste alcun dirottamento di pazienti verso il Pronto soccorso di San Vito. È invece verosimile che qualche persona, valutata anche la sua residenza nell'ottica di ridurre i disagi, sia stata trasportata e accolta a San Vito dopo comunque essere stata valutata al pronto soccorso di Pordenone. Anche il Policlinico San Giorgio - precisa l'Azienda sanitaria 5 in merito all'articolo di domenica scorsa sul nostro giornale - si impegna ad accogliere un paziente al giorno per contribuire a rendere ancora più efficace la rete di collaborazione». Se il Pronto soccorso è molto affollato e a San Vito o Spilimbergo ci sono meno pazienti in attesa, in alcuni casi, i vertici del servizio su disposizione del direttore sanitario, «il medico in servizio informa di questa situazione a chi è in attesa in modo che i pazienti in codice bianco o verde, se lo ritengono, possono fruire di un servizio più rapido a San Vito e Spilimbergo. Si ritiene che la prossima trasformazione del Fast Track ortopedico di Pordenone in Rapid acces unit, per i codici bianchi e verdi, migliorerà le performance del pronto soccorso pordenonese». Rispetto al problema dei posti letto e dei cosiddetti pazienti fuori reparto, l'Azienda precisa: «il fenomeno esiste già da alcuni anni, e non solo nell'ospedale di Pordenone, ed è coerente con la transizione demografica ed epidemiologica della popolazione soprattutto per la fascia dei grandi anziani, fragili e soggetti a patologie croniche. Quest'anno la domanda di ricovero ha avuto qualche esacerbazione già a settembre-ottobre ed è vero che abbiamo avuto fino a 25 malati che dovevano essere accolti in Medicina e Pneumologia distribuiti in altre unità operative. Ma è un fenomeno che la struttura è abituata a governare con gli strumenti che ogni anno attiviamo grazie al fatto che le Medicine dell'Azienda 5 lavorano in rete tra loro, al potenziamento dei trasporti per le dimissioni, all'incremento delle osservazioni brevi, alla revisione dei protocolli di continuità assistenziale con la rete delle strutture intermedie e ala collaborazione con il Policlinico San Giorgio. La carenza di infermieri ha reso più critica la situazione perché disponiamo di 5 posti letto in meno in Medicina: prontamente li riattiveremo appena ottenuti gli infermieri necessari a mantenere in sicurezza i carichi assistenziali in reparto».
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