MEDUNO
Altri due piccoli traguardi sono stati raggiunti dal Progetto Susan di Meduno: i nuovi letti per la Maternità e, soprattutto, l'impianto fotovoltaico da 4 kWh per il Dispensario, che nell'ospedale di Gon-Boussougou (in Burkina Faso) corrisponde ad un Pronto soccorso e reparto di Medicina generale. L'impianto, costato circa 13 mila euro, è dotato di batterie al litio di ultima generazione. Il progetto ha raggiunto un triplice scopo, come è negli obbiettivi di Progetto Susan da sempre: fornire energia a costo zero all'ospedale, utilizzare energia solare e quindi green nel rispetto dell'ambiente e dar lavoro a ditte locali. Infatti nel costo sono compresi circa 3 mila euro di installazione ad opera della Smart Solar di Ougadougou. Quanto ai letti e ai lettini per bambini, sono dotati di materassi ospedalieri di classe 1, cioè dispositivi medici Ce, con materie prime utilizzate sottoposte a test da laboratori esterni certificatori, e con sistema di costruzione protocollato, sino ad ottenere la marcatura Ce e la classificazione di materasso antidecubito. Questa scelta è stata fatta per garantire la durata e l'igienicità dei materassi sottoposti a condizioni di utilizzo sempre ai limiti e in condizioni ambientali e igieniche difficilissime. Il sindaco di Gon-Boussougou e molti rappresentanti del territorio hanno manifestato la loro gioia e la loro riconoscenza su Facebook, diventato uno strumento utile per comunicare con il Burkina Faso (la cui comunità, tra Meduno, Travesio e Spilimbergo, è numerosa), nonostante la connessione locale non sia sempre ottimale. Il ringraziamento è stato esteso a quanti collaborano con Progetto Susan (sodalizio nato per ricordare la giovanissima Susan Moretti, morta a soli 13 anni, nel 2005, per un aneurisma) nella raccolta lattine di alluminio che, sia pur a prezzo di tanto lavoro, fornisce un'entrata di circa 1.500 euro all'anno. In tempi in cui le donazioni sono rare e in calo e i mercatini infruttuosi rappresenta una piccola ma utile risorsa per sostenere i progetti solidali, continuando inoltre a distribuire parte del ricavato in materiale scolastico ai pochi plessi che ancora collaborano. Poiché è allo studio il progetto di un nuovo centro sanitario in una grossa frazione di Gon-Boussougou, Progetto Susan ha infine lanciato un appello perché «in occasione delle prossime festività natalizie qualcuno si ricordi che la solidarietà è la forza che permette la sopravvivenza di tanti in un mondo dove le disparità sono sempre più grandi».
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Altri due piccoli traguardi sono stati raggiunti dal Progetto Susan di Meduno: i nuovi letti per la Maternità e, soprattutto, l'impianto fotovoltaico da 4 kWh per il Dispensario, che nell'ospedale di Gon-Boussougou (in Burkina Faso) corrisponde ad un Pronto soccorso e reparto di Medicina generale. L'impianto, costato circa 13 mila euro, è dotato di batterie al litio di ultima generazione. Il progetto ha raggiunto un triplice scopo, come è negli obbiettivi di Progetto Susan da sempre: fornire energia a costo zero all'ospedale, utilizzare energia solare e quindi green nel rispetto dell'ambiente e dar lavoro a ditte locali. Infatti nel costo sono compresi circa 3 mila euro di installazione ad opera della Smart Solar di Ougadougou. Quanto ai letti e ai lettini per bambini, sono dotati di materassi ospedalieri di classe 1, cioè dispositivi medici Ce, con materie prime utilizzate sottoposte a test da laboratori esterni certificatori, e con sistema di costruzione protocollato, sino ad ottenere la marcatura Ce e la classificazione di materasso antidecubito. Questa scelta è stata fatta per garantire la durata e l'igienicità dei materassi sottoposti a condizioni di utilizzo sempre ai limiti e in condizioni ambientali e igieniche difficilissime. Il sindaco di Gon-Boussougou e molti rappresentanti del territorio hanno manifestato la loro gioia e la loro riconoscenza su Facebook, diventato uno strumento utile per comunicare con il Burkina Faso (la cui comunità, tra Meduno, Travesio e Spilimbergo, è numerosa), nonostante la connessione locale non sia sempre ottimale. Il ringraziamento è stato esteso a quanti collaborano con Progetto Susan (sodalizio nato per ricordare la giovanissima Susan Moretti, morta a soli 13 anni, nel 2005, per un aneurisma) nella raccolta lattine di alluminio che, sia pur a prezzo di tanto lavoro, fornisce un'entrata di circa 1.500 euro all'anno. In tempi in cui le donazioni sono rare e in calo e i mercatini infruttuosi rappresenta una piccola ma utile risorsa per sostenere i progetti solidali, continuando inoltre a distribuire parte del ricavato in materiale scolastico ai pochi plessi che ancora collaborano. Poiché è allo studio il progetto di un nuovo centro sanitario in una grossa frazione di Gon-Boussougou, Progetto Susan ha infine lanciato un appello perché «in occasione delle prossime festività natalizie qualcuno si ricordi che la solidarietà è la forza che permette la sopravvivenza di tanti in un mondo dove le disparità sono sempre più grandi».
L.P.
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