PRATA
Dalla Romania a Prata nascosti tra le tavole di legno destinate alla Friul Intagli. È così che sei immigrati sono arrivati in provincia di Pordenone attraverso la rotta balcanica con l'intenzione di chiedere asilo in Italia. Hanno un'età che varia tra i 20 e i 45 anni. Tre sono indiani, uno è pakistano, un altro ancora afghano e l'unica donna è di origine eritrea. Sono arrivati in Romania nel corso di un lungo viaggio, fatto di numerose tappe, finché non hanno trovato il modo di raggiungere l'Italia. Hanno viaggiato nascosti tra il carico destinato all'azienda di Prata. Ne era consapevole l'autista romeno che guidava il mezzo? I carabinieri della stazione di Prata hanno qualche dubbio.
L'ALLARME
A contattare i carabinieri verso le 9 di ieri mattina sono stati proprio i responsabili della Friul Intagli. Quando è arrivato il mezzo pesante nel piazzale dell'azienda e ha aperto il portellone per scaricare il materiale, all'interno del camion sono stati notati gli immigrati. Compresa la situazione, sono stati allertati i militari dell'Arma. I sei immigrati sono stati accompagnati in caserma. Sono in buone condizioni e vorrebbero chiedere asilo. Dovranno rispettare un periodo di quarantena nelle strutture a cui sono stati assegnati dalla Prefettura.
IL CAMIONISTA
Non è la prima volta che nella zona del Mobile vengono rintracciati clandestini. Solitamente vengono lasciati dai camionisti al confine tra la zona industriale di Motta di Livenza e di Pasiano. In passato sono stati trovati anche a ridosso degli stabilimenti della Friul Intagli. Finora non era mai stato possibile rintracciare il mezzo pesante usato per il viaggio della speranza. È per questo che ieri l'attenzione dei carabinieri si è concentrata proprio sull'autista, a lungo trattenuto in caserma nel tentativo di ottenere spiegazioni circa un suo eventuale coinvolgimento nel trasporto degli immigrati. È passeur? O non era consapevole di aver caricato, oltre al legname, anche sei persone?
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Dalla Romania a Prata nascosti tra le tavole di legno destinate alla Friul Intagli. È così che sei immigrati sono arrivati in provincia di Pordenone attraverso la rotta balcanica con l'intenzione di chiedere asilo in Italia. Hanno un'età che varia tra i 20 e i 45 anni. Tre sono indiani, uno è pakistano, un altro ancora afghano e l'unica donna è di origine eritrea. Sono arrivati in Romania nel corso di un lungo viaggio, fatto di numerose tappe, finché non hanno trovato il modo di raggiungere l'Italia. Hanno viaggiato nascosti tra il carico destinato all'azienda di Prata. Ne era consapevole l'autista romeno che guidava il mezzo? I carabinieri della stazione di Prata hanno qualche dubbio.
L'ALLARME
A contattare i carabinieri verso le 9 di ieri mattina sono stati proprio i responsabili della Friul Intagli. Quando è arrivato il mezzo pesante nel piazzale dell'azienda e ha aperto il portellone per scaricare il materiale, all'interno del camion sono stati notati gli immigrati. Compresa la situazione, sono stati allertati i militari dell'Arma. I sei immigrati sono stati accompagnati in caserma. Sono in buone condizioni e vorrebbero chiedere asilo. Dovranno rispettare un periodo di quarantena nelle strutture a cui sono stati assegnati dalla Prefettura.
IL CAMIONISTA
Non è la prima volta che nella zona del Mobile vengono rintracciati clandestini. Solitamente vengono lasciati dai camionisti al confine tra la zona industriale di Motta di Livenza e di Pasiano. In passato sono stati trovati anche a ridosso degli stabilimenti della Friul Intagli. Finora non era mai stato possibile rintracciare il mezzo pesante usato per il viaggio della speranza. È per questo che ieri l'attenzione dei carabinieri si è concentrata proprio sull'autista, a lungo trattenuto in caserma nel tentativo di ottenere spiegazioni circa un suo eventuale coinvolgimento nel trasporto degli immigrati. È passeur? O non era consapevole di aver caricato, oltre al legname, anche sei persone?
C.A.
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