PROCESSO
PORDENONE Si era presentato come un esportatore di autovetture, facendo

Mercoledì 14 Novembre 2018
PROCESSO
PORDENONE Si era presentato come un esportatore di autovetture, facendo credere alle concessionarie che aveva il diritto alla sospensione di imposta. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, non era così. Alessandro Braidich, 46 anni, nato a Napoli, residente a Mirano ma domiciliato a Santa Maria di Sala, ieri è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Pordenone Monica Biasutti (pubblico ministero Monica Carraturo) per trutta aggravata dal fatto che la parte offesa è lo Stato e reati fiscali. Il processo comincerà in Tribunale a Pordenone il prossimo marzo. I fatti contestati risalgono al 2012 e al 2013. Braidich aveva acquistato in regime di sospensione vetture per 565mila euro in diverse concessionarie del Nordest. Alla Mercury Spa aveva comprato nove macchine per 58.936 euro. Alla Grifo Caravan Spa un'auto del valore di 18.300 euro. E dalla Ariel Srl era uscito con due vetture per complessivi 17.850 euro. Se alla Garonzi Spa aveva fatto acquisti per 1.822 euro, alla Stile Srl aveva staccato assegni per 104mila. Altri mezzi erano stati acquistati alla Only Car 1 Srl, alla Como Motori Spa (65mila euro per un'auto). Non aveva versato Iva per oltre 59 mila euro.
Secondo l'accusa, Braidich non avrebbe presentato le dichiarazioni dei redditi tra il 2011 e il 2013: due annualità per le quali l'importo evaso è pari a 100.344 e 152.651 euro. A ricostruire le movimentazioni e gli acquisti nazionali in sospensione di imposta erano stati i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Pordenone. Nel 2012 era state evidenziate operazioni imponibili per 101mila euro e vendite per 603mila. L'anno successivo Braidich avrebbe fatto acquisti per 1,2 milioni e vendite per 1,3 milioni. A difendere l'imputato è l'avvocato Federico Zamattio.
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