L'ALLARME
PORCIA È il primo caso dall'inizio dell'emergenza, e per questo rappresenta un test importante a cui sono sottoposte tutte le misure di sicurezza in una delle fabbriche più grandi e importanti non solo della provincia, ma dell'intera regione: c'è un operaio positivo al Coronavirus all'Electrolux di Porcia. Dopo i casi registrati nello stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, ecco quindi che l'emergenza diventa attuale anche nel Pordenonese. La notizia si è diffusa nella mattinata di ieri ed è stata confermata dalle rappresentanze sindacali e dall'azienda stessa nel pomeriggio. Il dipendente, residente in provincia, si trova in isolamento domiciliare e non è in gravi condizioni. Nello stabilimento di Porcia sono scattate tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli firmati già nell'ultima fase del lockdown, cioè quelli che hanno permesso la ripartenza del lavoro in fabbrica in anticipo rispetto alle altre attività economiche. La preoccupazione c'è, ma è fondamentale anche un altro dettaglio: l'operaio che poi è risultato positivo al tampone molecolare era già a casa dal lavoro da sette giorni. Alla comparsa dei primi sintomi (blandi), infatti, ha seguito alla lettera le indicazioni di sicurezza ed è rimasto al suo domicilio, riducendo così il rischio di espansione del contagio.
LE DECISIONI
La produzione, alla Electrolux di Porcia, non si è fermata nemmeno per un'ora. E non si fermerà nemmeno di fronte al primo caso di contagio interno alla fabbrica. «L'Azienda - riferiscono fonti ufficiali dell'Electrolux di Porcia - ha scelto di agire con la massima precauzione possibile e per questo motivo ha sospeso momentaneamente dall'attività lavorativa altri tre operai». Si tratta degli addetti che erano stati maggiormente a contatto con la persona risultata positiva prima che la stessa rimanesse a casa dal lavoro. A tutti e tre gli operai costretti a rimanere lontani dalla fabbrica sarà effettuato il tampone diagnostico nelle prossime ore. Se dovessero risultare negativi saranno reintegrati immediatamente nell'organico. L'operaio contagiato dal Coronavirus lavora in una delle linee di assemblaggio dello stabilimento di Porcia. «In fabbrica - spiegano ancora dall'Azienda - sono state sempre rispettate tutte le misure di sicurezza, che includono l'uso della mascherina e il distanziamento fisico».
CONTROMISURE
I vertici dell'Electrolux di Porcia hanno deciso di sanificare la postazione occupata sino a sette giorni fa dall'operaio contagiato, nonostante sia ormai trascorso diverso tempo dal suo ultimo turno di lavoro. Al momento non sono previste ulteriori azioni volte alla prevenzione, proprio perché con il suo comportamento corretto l'addetto ha evitato ulteriori problemi per gli altri colleghi. Conforta infine un ulteriore dettaglio legato al tracciamento epidemiologico. L'intero nucleo familiare con il quale convive il dipendente dell'Electrolux positivo è stato testato e non sono emersi altri contagi.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORCIA È il primo caso dall'inizio dell'emergenza, e per questo rappresenta un test importante a cui sono sottoposte tutte le misure di sicurezza in una delle fabbriche più grandi e importanti non solo della provincia, ma dell'intera regione: c'è un operaio positivo al Coronavirus all'Electrolux di Porcia. Dopo i casi registrati nello stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, ecco quindi che l'emergenza diventa attuale anche nel Pordenonese. La notizia si è diffusa nella mattinata di ieri ed è stata confermata dalle rappresentanze sindacali e dall'azienda stessa nel pomeriggio. Il dipendente, residente in provincia, si trova in isolamento domiciliare e non è in gravi condizioni. Nello stabilimento di Porcia sono scattate tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli firmati già nell'ultima fase del lockdown, cioè quelli che hanno permesso la ripartenza del lavoro in fabbrica in anticipo rispetto alle altre attività economiche. La preoccupazione c'è, ma è fondamentale anche un altro dettaglio: l'operaio che poi è risultato positivo al tampone molecolare era già a casa dal lavoro da sette giorni. Alla comparsa dei primi sintomi (blandi), infatti, ha seguito alla lettera le indicazioni di sicurezza ed è rimasto al suo domicilio, riducendo così il rischio di espansione del contagio.
LE DECISIONI
La produzione, alla Electrolux di Porcia, non si è fermata nemmeno per un'ora. E non si fermerà nemmeno di fronte al primo caso di contagio interno alla fabbrica. «L'Azienda - riferiscono fonti ufficiali dell'Electrolux di Porcia - ha scelto di agire con la massima precauzione possibile e per questo motivo ha sospeso momentaneamente dall'attività lavorativa altri tre operai». Si tratta degli addetti che erano stati maggiormente a contatto con la persona risultata positiva prima che la stessa rimanesse a casa dal lavoro. A tutti e tre gli operai costretti a rimanere lontani dalla fabbrica sarà effettuato il tampone diagnostico nelle prossime ore. Se dovessero risultare negativi saranno reintegrati immediatamente nell'organico. L'operaio contagiato dal Coronavirus lavora in una delle linee di assemblaggio dello stabilimento di Porcia. «In fabbrica - spiegano ancora dall'Azienda - sono state sempre rispettate tutte le misure di sicurezza, che includono l'uso della mascherina e il distanziamento fisico».
CONTROMISURE
I vertici dell'Electrolux di Porcia hanno deciso di sanificare la postazione occupata sino a sette giorni fa dall'operaio contagiato, nonostante sia ormai trascorso diverso tempo dal suo ultimo turno di lavoro. Al momento non sono previste ulteriori azioni volte alla prevenzione, proprio perché con il suo comportamento corretto l'addetto ha evitato ulteriori problemi per gli altri colleghi. Conforta infine un ulteriore dettaglio legato al tracciamento epidemiologico. L'intero nucleo familiare con il quale convive il dipendente dell'Electrolux positivo è stato testato e non sono emersi altri contagi.
M.A.
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