PREVENZIONE
PORDENONE Prima tappa a Pordenone, il 4 novembre, per il neonato

Lunedì 24 Settembre 2018
PREVENZIONE
PORDENONE Prima tappa a Pordenone, il 4 novembre, per il neonato gruppo di lavoro Il cuore delle donne, costituito da Federsanità Anci Fvg insieme ad Aas5, Comune di Pordenone, Ordine dei giornalisti e associazioni. L'obiettivo è limitare i rischi e promuovere la prevenzione nei confronti dell'infarto, prima causa di morte per le donne. Secondo l'Osservatorio nazionale salute della donna e di genere (Onda), infatti, le donne sviluppano malattie cardiache con un ritardo di dieci anni rispetto agli uomini, ma quando succede avviene in maniera più grave e diventano ipertese e diabetiche prima degli uomini. Una donna su due è a rischio infarto dopo i 50 anni, o quanto meno a rischio di malattie cardiovascolari che, per le over 50, rappresentano la prima causa di mortalità (nel 55 per cento dei casi contro il 43 per cento degli uomini), superando di gran lunga tutte le forme di neoplasie. Questi i temi al centro del primo incontro del comitato scientifico del convegno regionale Il cuore delle donne Salute, medicina di genere e ruolo dell'informazione, che si terrà mercoledì 14 novembre a Pordenone, al quale interverranno anche relatori nazionali e internazionali. L'Aas5 ha recentemente attivato il gruppo di lavoro interdisciplinare Go red for women dedicato alla medicina di genere, che studia l'influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, fisiopatologia e patologia umana e si ispira al modello della cardiologia di genere, nata a San Vito nel 2009. Il gruppo di lavoro, primo in regione, è già molto attivo e si propone di redigere una carta di intenti per definire percorsi informativi e obiettivi con la diffusione della conoscenza di questa visione interdisciplinare. «La finalità - spiega l'assessore alle Pari opportunità Guglielmina Cucci - è quella di coinvolgere tutti i Comuni della nostra regione, insieme alle altre istituzioni, alle associazioni e agli esperti del Servizio sanitario regionale per realizzare buone pratiche per migliorare, tramite le donne, la salute di tutte le persone».
l.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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