Precari della scuola, prof di terza fascia ancora nel limbo

Lunedì 12 Febbraio 2018
Precari della scuola, prof di terza fascia ancora nel limbo
SCUOLA
PORDENONE Per la prima volta un sindacato si mette a totale difesa di una categoria lasciata da tempo in disparte, quella dei precari relegati alla terza fascia di istituto. Gli studenti sanno benissimo chi sono questi prof, spesso creano un forte legame con la classe, ma l'anno dopo cambiano scuola e interrompono la continuità didattica. Al Nord, per scorrimento delle graduatorie, potrebbero essere assunti. L'Anief, che a Pordenone ha sede in via Montereale 67, ha ribadito che a questi insegnanti sono riservati pochissimi diritti, ma gli stessi doveri di tutti gli altri. Si tratta di persone plurititolate con laurea, certificazioni linguistiche, informatiche, spesso master o dottorati e soprattutto tanti anni alle spalle di insegnamento, a cui è stata preclusa la possibilità di partecipare nel 2016 al concorso e che attendono la possibilità di essere abilitati.
Nel Pordenonese riescono a lavorare tranquillamente di anno in anno. «Quello ideato dal Governo spiegano Marcello Pacifico, presidente nazionale e Teresa Vitiello, responsabile a Pordenone è un modello complicato e che non offre sufficienti prospettive professionali. Per trovare una collocazione ai docenti della terza fascia d'istituto, la nostra piattaforma consiste nell'estrarre il doppio canale alle graduatorie d'istituto da ridisegnare per ambiti e non per venti scuole, da cui per scorrimento assumere anche per terza fascia con semplice anno di prova abilitante. Tale proposta la portiamo avanti negli scioperi nazionali, in tutte le sedi politiche, attraverso proposte e specifici emendamenti presentati. Continueremo a farlo nei tavoli contrattuali, subito dopo essere diventati rappresentativi a seguito del rinnovo delle elezioni Rsu in programma nel prossimo mese di aprile».
La fase transitoria (Fit) non fa giustizia a questi lavoratori che hanno famiglia da mantenere e sempre lo hanno fatto con stipendio pieno (se non accedere alla disoccupazione nei mesi estivi a differenza dei colleghi di ruolo che lavorano le stesse ore con medesimi compiti) e ora dovrebbero retrocedere con un tirocinio da 400 euro al mese. Questi docenti precari di terza fascia con almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, se le cose non cambieranno, dovranno superare due prove di concorso, successivamente verranno ammessi a un corso formativo biennale che si concluderà non prima del 2021/22. Oltre a percepire il primo anno, meno di un assegno sociale, dopo 12 mesi saranno anche utilizzati per fare supplenze annuali. Al termine del periodo potrebbero non essere assunti, perché reputati inidonei, anche se in precedenza lo sono stati per decenni. Con questa piattaforma messa a punto dal giovane sindacato, gli altri docenti delle graduatorie ad esaurimento e seconda fascia, avrebbero la precedenza.
S.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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