«Precari, a scuola la situazione è esplosiva»

Martedì 11 Dicembre 2018
SCUOLA
PORDENONE Arriva in città Pasquale Vespa, il leader dei docenti, combattente per i diritti dei precari, di chi si batte da anni per il posto fisso e si sta vedendo scippato il diritto di insegnamento. Ingegnere, giornalista, insegnante di informatica, direttore di NapoliTime e di un seguitissimo programma radiofonico dedicata alla scuola, presidente di AnDDL, Associazione Docenti per i diritti dei lavoratori, da pochi giorni è il coordinatore dei precari di terza fascia della Uil scuola. Di ritorno da Roma, dallo sciopero contro il nuovo sistema di reclutamento, dopo aver incontrato il ministro dell'Istruzione Bussetti, ha deciso di venire a Pordenone in attesa di provvedimenti che vadano nella direzione del precariato. Del resto a Pordenone c'è una situaizone complicata: classi che ancora non hanno un insegnante titolare, tour over di precari in cattedra e in alcune scuole cattedre anora vuote. Ci dovtranno essere provvedimenti dichiara Pasquale Vespa che dovranno puntare a non creare, dopo la legge Fornero che tanto la Lega ha contestato, altri esodati, questa volta della scuola, insegnanti con titoli elevati, oltre alla laurea, master, percorsi di specializzazione, certificazioni linguistiche ed informatiche, corsi di aggiornamento sulla didattica disciplinare e su quella inclusiva. Insegnanti che hanno tenuto aperte le scuole statali, i Centri di formazione professionale e le scuole paritarie e che ora, se non verrà bloccata la bozza al Def, rischieranno di restare senza lavoro. Chiunque abbia anni di esperienza nell'insegnamento, non può mancare all'assemblea della Uil scuola per far valere i propri diritti e portarli davanti agli esponenti politici locali. L'incontro è previsto venerdì dalle 11 alle 14 al Provveditorato agli studi e si tratta di assemblea sindacale riconosciuta durante l'orario di lavoro, anche per chi non è iscritto al sindacato. Attesi gli interventi di Roberto Zaami, segretario generale UIL Pordenone, Ugo Previti segretario regionale UIL Scuola, Michele Nudo Uil scuola di Pordenone. Il rischio gravissimo è che chi da decenni lavora come insegnante, se non sarà idoneo al prossimo concorso, resti in terza fascia, sorpassato da centinaia di nuovi arrivi in seconda. Insomma, un provvedimento che se non sarà bloccato, determinerà un rovesciamento delle carte in tavola. A fare le spese 25mila famiglie che hanno firmato la petizione ai ministri Di Maio e Salvini e gli studenti che rinunceranno ai loro insegnanti. E' chiaro che un neolaureato spiega Vespa potrebbe con più facilità vincere un concorso nozionistico, ma questo non gli garantisce di insegnare bene, di tenere in ordine la classe, di motivarla, come fa quotidianamente un docente che ha alle spalle anni di esperienza e non è giusto che rinunci al proprio lavoro a fronte di una proposta balzana del governo. Nessuno ha mai trattato così gli insegnanti, sempre si è trovata una soluzione che portasse alla stabilizzazione. Ma se questo non avverrà siamo pronti a scioperi continui, a bloccare scrutini. La Uil scuola chiede una fase transitoria che possa consentire ai docenti di essere stabilizzati e continuare a lavorare come del resto fanno da anni. Negli anni precedenti chi ha conseguito l'abilitazione ha avuto un percorso non selettivo, mentre ora si mettono sullo stesso piano neo laureati e professori esperti. Anche le diplomate magistrati, senza laurea, hanno avuto un percorso agevolato. Laddove c'è carenza di insegnanti, come a Pordenone e in tutto il Nordest, diventa fondamentale assumere, come è stato fatto nella provincia autonoma di Bolzano in cui sono partiti i contratti a tempo indeterminato dalla terza fascia.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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