Pochi iscritti, chiude l'asilo Mandela

Domenica 7 Aprile 2019
Pochi iscritti, chiude l'asilo Mandela
AZZANO
Tutta colpa del calo demografico: mancano gli iscritti e la scuola statale dell'infanzia Nelson Mandela è costretta a chiudere. L'esiguo numero degli iscritti fa si che la scuola ammaini la bandiera.
I FATTI
Era nata nel 2014 per volontà dell'amministrazione Putto e dell'allora dirigente scolastico Alessandro Basso, visto le numerose iscrizioni e per venire incontro alle famiglie. Ma purtroppo come in varie scuole materne d'Italia, le difficoltà collegate al calo demografico ha determinato una crisi degli iscritti. Degli oltre 40 iniziali si è passati a 20. I bambini rimasti del secondo anno saranno accolti con ogni probabilità nella sezione statale della scuola dell'infanzia Giovanni Paolo II in via Divisione Julia, mentre le 4 insegnanti, di cui una andrà in pensione, due saranno inserite all'infanzia di via Divisione Julia e l'altra in una scuola dell'Istituto comprensivo. La giunta comunale alla sua apertura aveva avallato la proposta di intitolazione della nuova scuola, istituita il 31 gennaio 2014, a Nelson Mandela. «Mandela è simbolo di tolleranza, integrazione, lotta alle differenze razziali: il simbolo di un mondo giusto, libero e uguale», aveva detto l'assessore Roberto Innocente. «Una scuola nata multietnica aveva aggiunto con la presenza di bimbi di tante etnie, senza che ciò abbia costituito il ben che minimo problema didattico ed educativo». Durante l'ultimo consiglio comunale sia il sindaco Putto, che l'assessore all'istruzione Annalisa Boccalon, avevano annunciato la probabile chiusura della materna in quanto non ci sono i numeri per garantire per l'anno scolastico successivo il mantenimento della scuola Mandela.
IL COMMENTO
«La cosa ci lascia rattristati ha detto Putto - perché l'apertura della scuola era stata una volontà molto forte, mia, dell'assessore Innocente e di tutta l'amministrazione comunale che guidava il comune il primo mandato. Ma di fronte ai numeri dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni perché la scuola possa continuare. Salutiamo questa attività scolastica che per diversi anni ha accompagnato l'offerta formativa del nostro territorio, è ovviamente confidiamo che in futuro ci possano essere migliori numeri e quindi, più nati nel territorio, per poter in ogni caso, a prescindere dalle scelte delle amministrazioni future, riempire i nostri asili. Comunque attendiamo le comunicazioni ufficiali da parte dell'autorità scolastica».
Mirella Piccin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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