Pneumologia, la due giorni con cento giovani medici

Sabato 23 Marzo 2019
Pneumologia, la due giorni con cento giovani medici
CAPITALE MEDICA
PORDENONE Per due giorni Pordenone si trasforma in capitale nazionale della pneumologia. Circa un centinaio di giovani medici - della sezione giovani dell'Aipo, Associazione italiana pneumologi ospedalieri - provenienti da tutta Italia si sono ritrovati in città, ieri e oggi, per una due giorni di studio e confronto scientifico. Un importante evento - il cui titolo è Pneumo giovani: il futuro è nell'aria - è stato organizzato per condividere esperienze e conoscenze nell'ottica di una crescita non solo professionale ma anche personale. Le malattie respiratorie rappresentano per il peso epidemiologico un problema per la sanità pubblica, sia in termini di costi che di organizzazione. «È molto importante che i giovani pneumologi - ha sottolineato Francesco Mazza, primario della Pneumologia dell'Ospedale di Pordenone tra i responsabili scientifici dell'evento - con opinion leader del nostro settore. Durante i lavori sono stati mostrati in diretta alcune metodiche di pneumologia interventistica realizzate da giovani specialisti». I medici under 40 hanno la possibilità di seguire in diretta alcune tipologie di interventi come la toracoscopia e la broncoscopia con ecografia endoscopica.
GIOVANI PROMESSE
Un importante contributo alla realizzazione dell'evento - le lezioni nell'auditorium della Regione - sia scientifico ma anche organizzativo è stato dato da Mario Tamburrini, pneumologo in forza al reparto del Santa Maria degli Angeli di Pordenone. «La forte partecipazione all'evento - ha detto il giovane medico - è per noi motivo di soddisfazione e conferma quanto sia importante il coinvolgimento dei più giovani per la crescita e il miglioramento professionale». La seconda giornata del convegno sarà dedicata alla pneumologia interventistica con una lettura tenuta da Stefano Gasparini, past president di Aipo. In chiusura dei lavori una sessione dedicata alle cure palliative sul tema del fine vita visto da due prospettive diverse: dal palliativista e dal giurista. «La due giorni di Pordenone - ha detto Sara Colella, coordinatore sezione giovani Aipo - è un importante momento di confronto sia tra noi che con i nostri colleghi senior esperti sulle diverse tematiche a livello nazionale».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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