Perde monete nella cabina telefonica adesso rischia il processo per rapina

Martedì 12 Febbraio 2019
IL PROCESSO
PORDENONE Uscito di casa senza telefonino, si era fermato nella cabina telefonica dell'autostazione, in via Oberdan, per telefonare alla moglie. Inserì le monete senza riuscire a prendere la linea, schiacciò il pulsante per recuperale, ma il telefono non funzionava. Allora prese il cacciavite e il coltellino che aveva in auto e cercò di svitare la cassetta delle monete, ma nel giro di qualche minuto si ritrovò i Carabinieri alle spalle. Un gruppo di immigrati aveva infatti contattato il 112 segnalando un tentativo di furto. I militari erano in piazza XX Settembre per la festa di Capodanno e arrivarono sul posto tempestivamente.
Era, infatti, la sera di San Silvestro 2017. Michelino Perta, 51enne di Maniago, era molto agitato per via della telefonata che non era riuscito a fare e ha reagito in modo scomposto. Accompagnato in caserma, aveva cominciato a prendere a testate il vetro della stanza dove era stato accompagnato in attesa di essere identificato, fino a mandarlo in frantumi. Voleva assolutamente telefonare alla moglie perchè temeva fosse preoccupata per la sua prolungata assenza. I due carabinieri che avevano tentato di farlo desistere erano rimasti a loro volta feriti: per uno la prognosi era stata di venti giorni a causa della frattura del dito di una mano, per l'altro di tre giorni.
L'avvocato Patrizia Rech aveva concordato con il pm Maria Grazia Zaina un patteggiamento per resistenza a pubblico ufficiale, tentativo di furto e lesioni. L'istanza è stata però rigettata ieri mattina dal giudice monocratico Iuri De Biasi, che dopo la lettura di un'ordinanza ha trasmesso gli atti alla Procura affinchè riqualifichi la vicenda caso in un tentativo di rapina impropria.
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