ARTIGIANATO
PORDENONE Può essere il modello artigiano un modello valido anche per i giovani? Sembrerebbe questo un anacronismo nel mondo di oggi, un mondo che cambia, che diventa mercato globale e che spinge verso la robotica. E invece è necessario favorire un modo di pensare artigiano giovane e quindi nuovo, al fine riprendere i valori della tradizione e tradurli in un linguaggio e sistema in grado di vincere le sfide del nuovo millennio. E' un ulteriore tassello all'idea del rilancio culturale della figura artigianale a opera della Confartigianato di Pordenone che attraverso la realizzazione di un film/ documentario (progetto finanziato dalla Regione e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine) vuole avvicinare i giovani alla cultura del saper fare artigiano. Un primo esperimento di successo si è svolto venerdì a Spilimbergo, nella sala consigliare del Comune, dove i ragazzi delle terze medie, già protagonisti della realizzazione di un documentario sulla Grande Guerra a regia di Ferdinando Vicentini, hanno avuto modo di vedere, provare, assaggiare una serie di mestieri artigiani (tradizionali) che si possono anche trovare dietro alle quinte di un film (pensiamo all'elettricista, allo scenografo, al sarto/costumista, all'acconciatore, a chi fa le riprese e ne fa il montaggio, a chi fa il fotografo di scena a mille altri mestieri artigiani che sottendono al mondo cinematografico e ne consentono la realizzazione). Il risultato? Ragazzi divertiti, curiosi, attenti che si aggiravano presso le ricostruite botteghe artigiane e ne saggiavano le competenze e le potenzialità. Silvano Pascolo, Presidente della Unione degli Artigiani di Pordenone no0n ha dubbi. «E' una dimostrazione che la modernità del saper fare non è ancora tramontata, anzi è ancora attrattiva e pronta ad essere decodificata dalle nuove generazioni in sistemi scevri dalle nostre classificazioni mentali e aperti verso l'innovazione e il cambiamento che i giovani, per la loro stessa natura, portano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Può essere il modello artigiano un modello valido anche per i giovani? Sembrerebbe questo un anacronismo nel mondo di oggi, un mondo che cambia, che diventa mercato globale e che spinge verso la robotica. E invece è necessario favorire un modo di pensare artigiano giovane e quindi nuovo, al fine riprendere i valori della tradizione e tradurli in un linguaggio e sistema in grado di vincere le sfide del nuovo millennio. E' un ulteriore tassello all'idea del rilancio culturale della figura artigianale a opera della Confartigianato di Pordenone che attraverso la realizzazione di un film/ documentario (progetto finanziato dalla Regione e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine) vuole avvicinare i giovani alla cultura del saper fare artigiano. Un primo esperimento di successo si è svolto venerdì a Spilimbergo, nella sala consigliare del Comune, dove i ragazzi delle terze medie, già protagonisti della realizzazione di un documentario sulla Grande Guerra a regia di Ferdinando Vicentini, hanno avuto modo di vedere, provare, assaggiare una serie di mestieri artigiani (tradizionali) che si possono anche trovare dietro alle quinte di un film (pensiamo all'elettricista, allo scenografo, al sarto/costumista, all'acconciatore, a chi fa le riprese e ne fa il montaggio, a chi fa il fotografo di scena a mille altri mestieri artigiani che sottendono al mondo cinematografico e ne consentono la realizzazione). Il risultato? Ragazzi divertiti, curiosi, attenti che si aggiravano presso le ricostruite botteghe artigiane e ne saggiavano le competenze e le potenzialità. Silvano Pascolo, Presidente della Unione degli Artigiani di Pordenone no0n ha dubbi. «E' una dimostrazione che la modernità del saper fare non è ancora tramontata, anzi è ancora attrattiva e pronta ad essere decodificata dalle nuove generazioni in sistemi scevri dalle nostre classificazioni mentali e aperti verso l'innovazione e il cambiamento che i giovani, per la loro stessa natura, portano».
